NAPOLI. Sabato 16 maggio presso la Sala dell’ Ipogeo del Complesso Monumentale dell’Annunziata di Napoli sarà inaugurata la mostra Roberto G. Ferrante galleria di tarlo.
L’esposizione raccoglie 30 opere realizzate dal giovane artista napoletano in questi ultimi cinque anni, un momento di intensa attività che lo vedono a fianco di artisti noti dello scenario nazionale ed internazionale. La mostra, curata dal critico d’arte Massimo Bignardi, propone lavori che concentrano l’attenzione su manipolazioni del reale, ossia pratiche che intersecano processi digitali, pur restando fedele nell’impianto immaginativo a dettati di forte sollecitazione figurale, quali ad esempio l’ampio ciclo dei cieli barocchi, nei quali Ferrante osserva Bignardi dà prova di una sua forte intesa con il contesto nel quale si è formato, accogliendo il colore di Luca Giordano o la gestione delle luminosità, rese inquietanti da un gioco caleidoscopico di rimandi, di inflessioni formali alle quali piega i registri della visione ottico retinica. L’altro aspetto interessante del lavoro di Ferrante è la disponibilità a intrecciare linguaggi a volte contrastanti; voglio dire che i salti, non casuali, tra oggettualizzazione della forma e completo annullamento nel dettato di questi cieli, ad esempio, si rende manifesta dal continuo rimando ad effetti di trasparenza”.
Roberto G. Ferrante studia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ove si laurea nel 2006. Il suo percorso espositivo comincia nell’anno 2000. Nel 2004 partecipa a ben due esposizioni nel Maggio dei Monumenti. Nel 2005 è tra i 14 artisti contemporanei presenti a “Un calendario d’arte Contemporanea”, manifestazione promossa dal MIUR e dal Polo Museale napoletano, tenutasi all’Auditorium di Capodimonte, presente alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo e nuovamente all’ edizione del Maggio dei Monumenti. Nel 2006 espone in numerose mostre, tra cui alla Scoperta del Vesuvio, tenutasi al Pan (Palazzo Arti Napoli); è vincitore del primo premio “Campagna per la dissuasione dal fumo” promosso dalla provincia di Napoli. Nel 2007 al Complesso Monumentale del Vittoriano di Roma, presenta una pittura digitale dal titolo “Incontri Passionali” che affascina pubblico e giornalisti, Emilia Dodi nella parte strettamente artistica annovera Ferrante tra artisti di chiara fama internazionale come:
Max Ernst, Andy Warhol, kounellis, Barisani , Tatafiore, Cucchi e Paladino. Nel 2008 tra le mostre da citare Sisma08 (centenario del terremoto che distrusse Reggio e Messina), e L’Arte in Stazione tenutasi a Castel Nuovo ( Sala della Loggia ) ove vince il premio speciale per l’istallazione “A Leo” scultura realizzata in collaborazione con Anna Giannotti esposta permanentemente presso la Stazione centrale della circumvesuviana di Napoli. Nel 2009 ospite della storica libreria Guida Port’Alba per la rassegna “La Stella di David” tenutasi nella famosa Saletta Rossa.
L’artista vive e lavora a Villaricca.