Sono stati interrogati dalla polizia brasiliana e poi rilasciati due uomini sospettati dell’omicidio della piacentina Gaia Molinari, la giovane donna italiana trovata morta il giorno di Natale su una spiaggia di Jericoacoara, località turistica a 290 chilometri da Fortaleza. “Uno è stato rilasciato subito ieri sera, l’altro stamani dopo essere stato sottoposto a un lungo interrogatorio”, hanno riferito fonti del viceconsolato italiano di Fortaleza.
“I due sono stati presi a Jericoacoara e portati a Fortaleza per l’interrogatorio”, poi condotti sul luogo dove è stato trovato il corpo della giovane, “per una ricostruzione dei fatti. E’ però stato stabilito che non hanno avuto alcun ruolo nel delitto”, hanno precisato le fonti, sottolineando che entrambi sono risultati “estranei” ai fatti. “La polizia civile e militare brasiliana è’ molto attiva, si stanno dando da fare a tutti i livelli”: nel caso “sono impegnati tre commissari, che stanno lavorando sia a Fortaleza sia sul luogo”.
Gaia, colpita violentemente al volto con una pietra e con lividi ai polsi come se fosse stata legata, è morta per asfissia da strangolamento, secondo i primi esiti dell’autopsia riferiti dai media locali. Sul movente dell’omicidio, che non sarebbe stato premeditato, sono in corso indagini: la giovane indossava solo il bikini ma aveva uno zaino con oggetti personali, in cui è stata trovata una copia del suo passaporto oltre al cellulare, sequestrato dagli investigatori.
L’originale del documento l’aveva lasciato – come il notebook – nell’ostello, nel centro di Fortaleza, trovato attraverso un sito web che consente agli stranieri di lavorare in loco in cambio di alloggio. A Jijoca si era spostata da pochi giorni per trascorrere qualche giorno di vacanza con un’amica brasiliana.