Morte Luigi Ciaramella: il conducente del trattore è trentolese

di Nicola Rosselli

Aversa – “Il conducente del trattore abita a Trentola Ducenta in via Diaz. Per adesso è tutto”. Biagio Ciaramella, padre di Luigi, deceduto a seguito di un incidente stradale il 31 luglio del 2008, aveva annunziato nei giorni scorsi novità sostanziali a breve e così è stato. Ciaramella ha svolto, con l’aiuto di una serie di consulenti noti a livello nazionale, indagini che hanno portato a determinare, stando alle sue dichiarazioni, ad un colpevole: un agricoltore di Trentola Ducenta. Il nome di quest’ultimo dovrebbe essere reso noto il 13 gennaio scorso, data in cui è fissata l’udienza. Per la famiglia Ciaramella il 2015 dovrebbe essere, quindi, l’anno della svolta in relazione alla morte del figlio Luigi, avvenuta in occasione di un incidente stradale sei anni fa, in prossimità di Ischitella.

In questi giorni – afferma Biagio Ciaramella, divenuto insieme alla moglie Elena, uno degli attivisti dell’Associazione Familiari Vittime della strada – presenteremo la perizia e illustreremo tutti i nostri dubbi. Al momento non posso dire altro. Non appena avrò consegnato i documenti in procura, uscirò con un comunicato stampa nel quale illustreremo tutti i nostri dubbi. Una cosa, però, la posso dire sin d’ora: chi ha ammazzato il mio Luigi potrebbe essere il guidatore di un mezzo agricolo, abbiamo le prove”.

Insomma, come ipotizzato fin dalla prime ore dell’incidente, avvenuto il 31 luglio 2008 sulla provinciale Trentola-Ischitella, in località Madonna del Pantano, qualcuno avrebbe urtato l’autovettura del giovane (che lavorava come bagnino presso un lido sul litorale domizio) facendola prima sbandare, poi finire sul palo dell’illuminazione stradale posto quasi a ridosso dell’incrocio e a una distanza dalla strada considerata non di sicurezza dagli inquirenti che, per questo motivo, hanno iscritto sul registro degli indagati, nello scorso mese di luglio, cinque possibili corresponsabili dell’incidente.

Per gli esperti incaricati dalla famiglia Ciaramella a valutare la dinamica dell’incidente, a determinare il presunto impatto fatale sarebbe stato un trattore sbucato improvviso dalla campagna che fiancheggia l’arteria. Un trattore, fino ad ieri ipotetico, che le indagini avrebbero materializzato ed avrebbero individuato. Al punto che il proprietario sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati e convocato per l’udienza del procedimento fissata per il 13 gennaio 2015 presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

“Finalmente – si è lasciato sfuggire Biagio Ciaramella – conoscerò il volto del presunto assassino di mio figlio e potrò dare un nome a chi, dopo aver provocato un incidente che ha stroncato la vita di Luigi ed ha distrutto quelle di mia moglie e la mia, non ha avuto un briciolo di senso civico, né di pietà e non ha pensano nemmeno per un attimo che, forse, prestandogli soccorso avrebbe potuto evitare il peggio, preferendo dileguarsi nel nulla. Perché, come è stato accertato, mio figlio non è morto all’istante. Forse se fosse stato soccorso immediatamente Luigi sarebbe ancora con noi e non avremmo dovuto vivere una esperienza che ci sta dilaniando nella mente e nell’anima”.

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