SANT’ARPINO. Sarà una settimana molto delicata quella che si aprirà domani per il futuro della Provincia di Caserta. Per lunedì sera il presidente dellamministrazione provinciale Sandro De Franciscis ha convocato lesecutivo del Partito Democratico per fare il punto della situazione e cercare di chiudere il cerchio sul nuovo esecutivo.
Attualmente la giunta è composta da soli cinque assessori (Domenico DellAquila, Antonio Reccia, Andrea Lettieri, Michele Farina e Ferdinando Bosco) a causa delle dimissioni di Adolfo Villani, Lucia Esposito, Franco Capobianco, Tiziana Panella e Giovanni De Caprio.
Dopo il rinvio della riunione della scorsa settimana, il leader dellamministrazione provinciale è costretto adesso a fare i conti con le richieste che provengono, in particolar modo da Partito Socialista ed Italia dei Valori. I socialisti di DellAquila, al momento, possono puntare su quattro consiglieri provinciali ed hanno avanzato la richiesta di un secondo assessorato che dovrebbe essere affidato a Giuseppe Raimondo. LItalia dei Valori, invece, tramite il deputato rieletto Americo Porfidia vanta tre consiglieri (Roberto Massi, Eduardo Giordano e Severo Stefanelli) che però diventeranno due appena rientrerà in consiglio a corso Trieste Domenico Bove, ex sindaco di Alvignano.
Tuttavia,la vera bagarre la si sta vivendo, manco a dirlo, in casa Partito Democratico. Il presidente della Provincia vuole costruire una squadra che gli sia fedele nel tempo e per questo motivo sta studiano un piano per mettere fuori dai giochi gli amministratori che, nonostante gli addii di Pierino Squeglia, restano ancora legati allex leader provinciale della Margherita. In tale ottica va quindi letta lesclusione di Andrea Lettieri, sindaco di Gricignano, che sarà sacrificato nonostante il grande bacino di voti di cui dispone (e che ha dimostrato di avere proprio alle scorse elezioni provinciali). Stesso discorso va fatto anche per Nando Bosco, assessore in quota al presidente, i cui rapporti con De Franciscis, però, si sono rotti da alcuni mesi, tanto da rendere praticamente certa la sua esclusione dal nuovo esecutivo provinciale.
Ma le novità importanti delle ultime ore sono rappresentate da due nuovi possibili assessori in quota al Partito democratico. Il primo nome, che in realtà sta girando da diversi mesi è quello di Renato Ricca. Il consigliere provinciale di Piedimonte Matese, infatti, era stato indicato oltre un anno fa da Pierino Squeglia per sostituire Lucia Esposito. Poi Ricca si è allontanato da Squeglia, avvicinandosi al presidente della Provincia ed ora potrebbe vedere premiato il suo lavoro a corso Trieste. Anche perchè, la sua nomina ad assessore permetterebbe a Dario Puorto, primo dei non eletti di Caiazzo, di fare il proprio ingresso in consiglio provinciale. Unentrata che avrebbe lok di De Franciscis, che lo considera a lui vicino e che ha fatto perdere quota al nome di Antonio Marandola, il quale, nelle ultime settimane, sembrava essere riuscito a recuperare terreno per una nomina assessorile.
Laltro nome che sta acquistando quota nelle ultime ore è quello di Giuseppe Savoia. Lex sindaco di SantArpino, sconfitta alle elezioni amministrative dello scorso 13 aprile, è molto vicino al presidente della Provincia, col quale si è anche candidato alle Primarie di ottobre 2007 per la leadership regionale. Giuseppe Savoia sta preparando la propria discesa in campo alle elezioni regionali che si dovrebbero tenere il prossimo anno (almeno stando alle dimissioni annunciate dal governatore Antonio Bassolino). Laccordo tra De Franciscis e Savoia sarebbe già stato trovato: un anno da assessore in Provincia per acquistare visibilità e guadagnare terreno in vista delle prossima tornata elettorale per Palazzo Santa Lucia.
Il discorso, però, dovrà essere allargato anche al consigliere provinciale Rodolfo Parisi di Aversa, al quale De Franciscis aveva promesso visibilità nellesecutivo. Del resto, il Pd di Aversa si è schierato in toto al fianco del presidente ad ogni tornata elettorale e non accetterà mai che le promesse fatte non vengano mantenute.
da La Gazzetta di Caserta, domenica 04.05.08(di Giuseppe Perrotta)