NAPOLI. A quattro giorni dai fischi dei tifosi non si è placata la rabbia del capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, il quale ha deciso di scrivere una lettera ai tifosi partenopei …
… per esprimere il proprio disappunto e la propria amarezza per essere stato bersaglio della contestazione che, per la verità, è rivolta contro tutti: giocatori e società.
Questo il testo della lettera. Cari tifosi azzurri, ho deciso di scrivere queste poche ma sentite righe per manifestare la mia amarezza in seguito allepisodio che mi ha visto, mio malgrado, protagonista domenica scorsa al San Paolo. Sono molto addolorato per la contestazione che è stata rivolta nei miei confronti. Non credo di meritare quei fischi né tanto meno un simile atteggiamento da parte vostra. Non ho mai avuto in passato alcun gesto irrispettoso verso il pubblico ed ho sempre accettato ogni tipo di critica. Avete diritto di applaudire quando si vince e la libertà di fischiare quando le cose non vanno bene. Così come è giusto contestare un errore o una brutta prestazione ma non posso accettare di essere il bersaglio di un accanimento che ritengo frutto di un inspiegabile pregiudizio. Riconoscete tutti il mio amore verso questa maglia. Non ho bisogno di dirvi quanto significhino per me Napoli ed il Napoli. Ho sempre dato tutto per i colori azzurri e mi sono sempre esposto dentro e fuori dal campo per testimoniare l infinita passione verso la mia città. Chi mi conosce bene, a cominciare dai miei compagni, sa quale professionalità e quali valori morali abbiano ispirato e contraddistinto da sempre la mia carriera calcistica. Quando sono tornato a Napoli, non solo ho sposato un progetto, ma ho coronato un sogno e abbracciato la mia più grande ambizione: vincere con la squadra del mio cuore. Porto ancora oggi addosso i brividi sentiti nel giorno della promozione in Serie A. E proprio nella gioia di quei momenti indimenticabili ho capito ancor di più che per me questa non è una semplice maglia, ma una seconda pelle. Questo messaggio che rivolgo a voi è un modo per manifestare ulteriormente i miei sentimenti e laffetto che mi lega a quella che per sempre sentirò come la mia gente. Da napoletano e da primo tifoso del Napoli, quale mi ritengo, darò sempre il massimo per la nostra causa. E vorrei poterlo fare condividendo con voi la gioia, la sofferenza, la passione, i sacrifici, le emozioni e lamore per la nostra straordinaria città. Giocare per la maglia azzurra è tutta la mia vita. Orgoglioso di essere napoletano Paolo Cannavaro
Adesso si attende la risposta dei tifosi che, attualmente, non sembrano ben disposti, non solo nei confronti del capitano ma di tutti i giocatori rei di aver gettato allaria quanto di buono fatto nella prima parte del campionato.