Marcianise (Caserta) – Con un doveroso e sentito omaggio a Pino Daniele è iniziato il concerto di Umberto Smaila a Marcianise, durante la serata dell’Epifania.
L’attore, musicista e cabarettista – durante un’intervista concessa a Pupia.tv – ha ricordato alcuni anedotti sull’artista partenopeo. In particolare la prima apparizione televisiva di Daniele al programma Rai “Non Stop”, nell’ottobre del 1977. “Ero lì insieme ai Gatti di Vicolo Miracoli, a Massimo Troisi, Lello Arena ed Enzo De Caro de ‘La Smorfia’, i ‘Giancattivi’ con Nuti, Benvenuti e Cenci. E ammirammo questo cantautore, al suo esordio in tv, restando colpiti dalle sue qualità. Poi diventammo amici. Era impossibile non essere amico di Pino, una persona dolce e gentile, riservata, da cui traspariva anche una certa timidezza”.
E poi l’inaspettato regalo ricevuto da Jerry Calà – compagno di Smaila nei ‘Gatti’ – dopo l’incidente in cui l’attore rischiò di perdere la vita. “Intorno ai primi anni ’90 – racconta Smaila – Jerry ebbe un gravissimo incidente automobilistico, finendo in bilico sull’argine dell’Adige. Quella sera non aveva con sé il cellulare, fu salvato dal gelo che gli bloccò l’arteria femorale e non lo fece morire dissanguato. Venne ricoverato a Verona e tutti andammo a trovarlo. E Jerry mi fece vedere una piccola chitarra, un ukulele, e mi disse: ‘Sai chi è venuto a trovarmi? Pino Daniele! Ha fatto uno spettacolo qui a Verona e mi ha regalato questa chitarrina’”.
Oggi Smaila si dice “contento di vedere, ad esempio, il Corriere della Sera, che dedica quattro pagine intere a Pino. Ha avuto il coraggio di fare una certa critica su cose che non funzionavano della società, attirandosi anche delle antipatie. Ma erano critiche costruttive”. “La sua umanità – sottolinea l’artista – non è stata mai riconosciuta”.