La giunta Di Santo replica le delibere sul Puc

di Redazione

Palazzo DucaleSANT’ARPINO. Importanti provvedimenti sono stati adottati nel corso delle seduta della giunta municipale svoltasi venerdì. L’esecutivo guidato dal sindaco Eugenio Di Santo ha, infatti, revocato, le delibere 48 e 49 approvate lo scorso marzo dalla precedente amministrazione.

Con questa decisione, in pratica, è stato abrogato quanto deciso da Savoia e soci per quanto riguarda il Piano Urbanistico di Zona e il PUC. Come si ricorderà le scelte del passato esecutivo cittadino, a campagna elettorale già iniziata, sollevarono un vespaio di polemiche, tanto che l’ex assessore ai lavori pubblici Roberto Iavarone, in chiaro contrasto con la maggioranza si dimise nei giorni precedenti all’approvazione delle delibere ora revocate.

E su quanto stabilito dalla giunta sono proprio il sindaco Di Santo e l’assessore ai lavori pubblici ed all’urbanistica Elpidio Iorio a sottolineare “come non abbiamo fatto altro che onorare l’impegno preso con i cittadini di Sant’Arpino, ed in particolar modo con i residenti della zona Castellone in campagna elettorale, quando, tenemmo un’assemblea pubblica dove spiegammo le conseguenze catastrofiche che quei provvedimenti avrebbero avuto per quel rione e per tutte le zone periferiche. Come illustrò alla perfezione il professor Alberto Coppola, docente alla Facoltà di architettura alla Seconda Università degli Studi di Napoli, quelle scelte avrebbero definitivamente affossato ogni speranza per i residenti del quartiere Castellone in quanto avevano concentrato tutti i nuovi possibili interventi di edilizia privata in Via Volta e Via Marconi. Fortunatamente tali atti, sin dal loro varo, furono redatti in maniera talmente maldestra da essere sia in contraddizione fra loro che totalmente illegittimi. Noi abbiamo in mente un’altra idea per lo sviluppo e la crescita urbanistica della nostra città, che dovrà essere ordinata ed armonica in tutte le sue zone. Per quanto riguarda la sistemazione della zona Castellone partiremo a breve con l’analisi conoscitiva della situazione esistente dei vani ricadenti in questo rione per poi redigere un piano di sistemazione e di sviluppo sostenibile dell’edilizia privata. Al tempo stesso vareremo un progetto, da sottoporre all’attenzione degli altri comuni confinanti e delle associazioni operanti sul territorio, per la sistemazione definitiva dell’ex Vasca Castellone che sarà il polmone verde della ‘città atellana’ e un altro che preveda anche uno sviluppo commerciale e turistico per questa zona che, più di altre, vedrà ricadere sul proprio territorio gli effetti del Parco Archeologico dell’Antica Atella.

Come concordato coi cittadini – concludono Di Santo e Iorio – adotteremo anche un piano di interventi che serva a dotare l’area di tutti i servizi infrastrutturali di cui ancora necessita e uno di trasporti che garantisca regolari collegamenti col centro storico”.

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