Parigi di sangue: nuova sparatoria. Identificati killer attacco Charlie Hebdo

di Stefania Arpaia

Parigi – E’ ancora con il fiato sospeso il popolo parigino che, dopo l’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo, viene turbato da un nuovo attacco contro le forze dell’ordine.

Questa volta ad essere presa di mira è un’altra zona della Capitale, non più la Rue Nicolas Appert, ma Malakoff, nei pressi della Porte di Chatillon, nella zona sud della città, a soli 30 minuti dal quartiere del primo attacco.

Il conflitto a fuoco sarebbe avvenuto nel giro di pochi istanti, intorno alle 07,15, quando un uomo ha sparato verso due agenti della polizia municipale, un uomo e una donna, intervenuti sul posto per un incidente stradale. 

Testimoni hanno riferito che mentre i poliziotti compivano controlli di rito, l’uomo, rasato e di apparente origine nordafricana, avrebbe estratto dalla propria vettura, una Clio bianca, un mitra e avrebbe aperto il fuoco. 

L’auto dell’attentatore è stata rinvenuta nei pressi del comune Montrouge, parcheggiata vicino una stazione della metropolitana Rer, che l’uomo avrebbe probabilmente utilizzato per proseguire la sua fuga. Sono in corso controlli sul veicolo per accertare che non ci sia dell’esplosivo all’interno dell’automobile.

Immediati i soccorsi per i due poliziotti, ma la donna, 25 anni, colpita alle spalle e  gravemente ferita, è deceduta poco dopo.

Il killer, con indosso un giubbetto antiproiettile, sarebbe fuggito in direzione banlieue.

“Non si esclude un collegamento con l’attentato alla sede satirica del giornale”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, intervenuto sul posto. 

Intanto, gli accessi da e per la città sono completamente blindati da teste di cuoio e polizia francese. 

Nel frattempo, i poliziotti sono alle calcagna dei responsabili dell’attentato a Charlie Hebdo, i due fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi, 34 e 32 anni, localizzati  nel dipartimento dell’Aisne, nei pressi di Villers-Cotteret. 

Il più giovane dei ricercati,  Mourad Hamyd, 19 anni, dopo aver sentito il suo nome al notiziario, ha deciso di consegnarsi alla polizia “in tarda serata a Charleville-Mezières”. Sarebbe il meno “implicato” nell’esecuzione, il ragazzo è sospettato di essere l’autista del commando. 

“Nella notte ci sono stati diversi arresti – riferisce il premier francese Manuel Valls – e alcune persone legate ai killer sono da stanotte in stato di fermo”. Secondo fonti giudiziarie citate dai media, i fermati sono 7.

Blindato anche il Palazzo dell’Eliseo, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica francese, al 55 di rue du Faubourg-Saint-Honoré. Proclamato da Hollande il lutto cittadino.

Renzi all’ambasciata francese: “Oggi siamo tutti francesi”.

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