Parigi – La Francia torna ad essere teatro di attacchi, dopo essere stata protagonista negli ultimi giorni di ben 2 attentati.
L’irruzione alla sede del giornale Charlie Hebdo probabilmente avrà ispirato la mente di qualche altro criminale, che avrà pensato di poter mettere in atto una nuova strage. Nessuna sparatoria, questa volta, ma un’esplosione ha interessato la zona di Lione, nella Francia centro-orientale.
L’ordigno è esploso intorno alle 6 di mercoledì mattina, davanti a un ristorante di kebab vicino a una moschea a Villefranche-sur-Saone.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano lionese Le Progres, che avrebbe rassicurato: “Non ci sono feriti”. La polizia conferma: “Si tratta di un’esplosione criminale”.
Un episodio che non può di certo passare in osservato mentre il popolo francese piange le proprie vittime.
Intanto, arriva il commento di Marine Le Pen, che esorta tutti i francesi a schierarsi per la difesa della libertà di stampa: “Bisogna dire basta all’ipocrisia e chiamare le cose con il loro nome: è una strage perpetrata dall’integralismo islamico”.
Boldrini: “È importante che, pur di fronte a una strage di queste proporzioni, teniamo sempre ferma la distinzione tra i terroristi assassini che sporcano il nome dell’Islam e la grandissima maggioranza di musulmani che professa in modo pacifico la propria religione, in Francia come in Italia come in tutta Europa”.
“Ai terroristi che vogliono imbarbarire anche la società europea e che vanno individuati e colpiti con la massima durezza – ha aggiunto – non bisogna fare il regalo di confondere ciò che è profondamente diverso. Ho inviato un messaggio al presidente dell’Assemblea Nazionale francese, Claude Bartolone, per esprimergli lo sgomento e la solidarietà mieri e dell’intera Camera dei deputati per l’atroce attentato terroristico compiuto a Parigi ai danni della redazione del settimanale Charlie Hebdo, nel quale sono stati uccisi almeno dodici tra giornalisti, vignettisti e agenti di polizia, di fronte ad un attacco che segna un ulteriore gravissimo salto di qualità da parte del terrorismo di matrice islamica. E’ indispensabile che tutti gli Stati europei sappiano far sentire la fermezza con cui difenderanno le libertà fondamentali delle nostre società, in primo luogo quella di informare e di esprimersi, per le quali la civiltà europea è un modello di riferimento in tutto il mondo”.