Strage Parigi, Garcia regala matite ai giornalisti

di Redazione

Rudi Garcia ha fatto trovare in sala stampa a Trigoria delle matite per i giornalisti. Il tecnico della Roma non può che partire da qui, dalla strage di Parigi. “Sono francese e siamo in lutto. Il mio è un gesto di solidarietà per il mio Paese. Dobbiamo essere tutti uniti in questo momento”.

“Faremo di tutto e anche di più per vincere. E’ una partita che porta solo tre punti e non di più”, spiega il francese in vista del derby con la Lazio. “Alla fine della gara vogliamo essere primi in classifica, non si sa se per qualche ora o per tutta la settimana. La Lazio? E’ una squadra aggressiva, che commette il maggior numero di falli in campionato, fa gol e ha qualità, però dobbiamo imporre il nostro gioco ed essere efficaci. Ma noi arriviamo bene a quest’appuntamento e la possibilità di essere primi al fischio finale ci dà una grande carica. Ho dovuto frenare i ragazzi, in allenamento c’è stata tanta intensità: dobbiamo metterla in campo al fischio d’inizio, non prima. Ho tanti giocatori esperti, sanno come affrontare questo tipo di sfide. Sappiamo che ogni giocatore dovrà dare il 100%, la prestazione collettiva sarà più importante di quelle dei singoli”.

In questo momento ci sono tante cose più serie e non voglio perdere il mio tempo con queste cose puerili, voglio parlare di calcio e di campo”, ha detto Garcia. Dopo una ulteriore domanda sul discusso dopo partita in Fruli (“Hanno detto che lei si è italianizzato”), il tecnico della Roma ha tagliato corto: “Mi sento molto francese oggi, non ho altro da aggiungere”.

“Confermo che non si muoverà da Roma”: è lapidario, Rudi Garcia, nell’assicurare che Mattia Destro, almeno nella finestra di mercato invernale, non lascerà Trigoria.

Garcia sostiene il portiere campione del mondo con la Germania, nella corsa a tre con Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, per il Pallone d’Oro 2014. “E’ un grande giocatore”, spiega il tecnico della Roma. Al momento è il miglior portiere del mondo”.

Sul fronte opposto, Pioli sottolinea l’importanza di conservare il terzo posto in classifica: “Non firmerei per il pareggio. La nostra mentalità è un’altra: quella di vincere ogni partita. Vogliamo mantenere la terza posizione fino alla fine e non dobbiamo cambiare il nostro approccio”. I segreti per vincere il derby? “Serve più testa o più cuore? Sono determinanti entrambi in ogni partita. Il talento da solo non basta, sono fondamentali anche cuore, generosità, tutte caratteristiche che comunque abbiamo”. Tensione per il debutto nel derby di Roma? “I tifosi mi hanno fatto capire dal primo giorno cosa significa. E’ emozionante, ma sono fiducioso: vedo nella squadra il giusto mix tra concentrazione e tensione che sta pian piano salendo per mettere in campo la migliore prestazione possibile”.

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