Tnt, i lavoratori contro la chiusura dello stabilimento

di Redazione

Teverola – Giovedì 8 dicembre Tnt e Gesco hanno convocato le organizzazioni sindacali per illustrare il “piano di ristrutturazione” riguardante l’hub e le filiali di Teverola e Casoria.

A seguito di due incontri tenutisi in tale giornata, l’azienda ha palesato la volontà di provvedere alla chiusura dell’hub di Teverola già a partire dal prossimo 31 gennaio, con licenziamento di più dell’80% del personale addetto alla movimentazione merci e, inoltre, di mantenere lo stabilimento di Fiano Romano come unico hub operativo nelle attività di smistamento.

Con il beneplacito di Cgil-Cisl-Uil, Tnt e Gesco hanno presentato lo smantellamento dell’hub come una decisione già definita e “non negoziabile”, prospettando come uniche “concessioni” possibili un incentivo all’esodo pari a soli 13mila euro, la possibilità di ricollocazione – in part-time a quattro ore – per soli dieci lavoratori nell’hub Tnt di Fiano Romano e la proroga di un mese della chiusura dello stabilimento.

Al fronte di tale episodio, i lavoratori della cooperativa Log-Out hanno dichiarato stato di agitazione permanente fuori i cancelli delle filiali di Teverola e Casoria, attuando una pratica di lotta reale ben lontana dai teatrini e dalle concertazioni dei sindacati confederali, i quali hanno proposto come un’unica alternativa l’aumento di qualche unità dei lavoratori con possibilità di ricollocazione e un incremento della somma per l’incentivo all’esodo.

I lavoratori Tnt, tuttavia, hanno dichiarato apertamente di rifiutare la chiusura dello stabilimento e il piano di ristrutturazione tout cour; il loro protagonismo sui posti di lavoro, infatti, è tale da mettere in discussione la sovranità dell’azienda e proporre un “contropiano” che sappia definire strategie di recupero dei clienti migliori di quelle attuate finora, che non abbiano come fine ultimo il mero incremento dei profitti da parte dell’azienda, ma la possibilità di garantire posti di lavoro e salario a tutti i facchini dell’organico.

In seguito ad un nuovo incontro tenutosi venerdì 9 dicembre tra Tnt, Si-Cobas e una folta delegazione di lavoratori, l’azienda ha compiuto dei timidi passi avanti nella volontà di ammortizzare il pesante contraccolpo occupazionale che scaturirebbe dall’applicazione del piano, limitandosi a prendere atto delle rivendicazioni dei lavoratori, con l’impegno di illustrarle ai vertici olandesi nell’incontro che si terrà il prossimo martedì. Difatti, però, la posizione dell’azienda non si è allontanata dal piano di ristrutturazione presentato l’8 dicembre.

Alla luce di ciò, il Si-Cobas appoggia fin d’ora con convinzione le iniziative di lotta dei facchini e rilancia il loro appello a tutti i lavoratori, disoccupati, cassintegrati, studenti, organizzazione politiche e simpatizzanti non solo ad essere solidali con la vertenza Tnt, bensì ad unirsi in un percorso reale che lotti per lavoro e sicurezze salariali.

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