VICO EQUENSE (Napoli). Avvicinare bambini e ragazzi ai libri e al piacere di leggere. Questo lobiettivo del concorso Vesti il libro per lestate organizzato dalla libreria Il gabbiano in collaborazione con lassociazione Paso Adelante e con il patrocinio del Comune di Vico Equense, assessorato alla cultura.
Il concorso è partito il 7 e si concluderà il 29 luglio con una serata in cui verranno premiati i vincitori di ogni categoria. Bambini dai 3 ai 13 anni hanno potuto esprimere la propria creatività attraverso disegni a tema libero, mentre ragazzi di età compresa tra 8 e 18 anni hanno dato vita ad elaborati sul tema La tua città. I lavori saranno valutati da una giuria di esperti che decreterà quattro vincitori: primo classificato sessione disegno 3-6 anni, primo classificato sessione disegno 7-13 anni, primo classificato sessione racconto 8-11 anni, primo classificato sessione racconto 12-18 anni.I premi verranno consegnati durante la manifestazione conclusiva che si terrà mercoledì 29, ore 19,30, presso la sala consiliare del Comune di Vico Equense. Sarà loccasione per sottolineare limportanza della lettura tra i più giovani ed ascoltare due autori che racconteranno la loro esperienza e presenteranno i proprio volumi. Si tratta di Andrea Manzi e Davide Cerullo.
Andrea Manzi, vicedirettore del quotidiano Roma, parlerà del suo Un sacco brutto, raccolta di interviste pubblicate dal Roma, edizione della domenica, da giugno
Davide Cerullo parlerà della sua storia personale e della creazione di Ali bruciate. E un giovane di Scampia, che con coraggio ha scelto di uscire dal tunnel della perdizione, prendere la parola a farsi testimone di un cambiamento possibile, dellagire silenzioso ma pugnace dei tanti esempi di sacerdoti, consacrati e laici che lottano giorno dopo giorno per offrire ai ragazzi di Scampia la possibilità di scegliere per la vita. Il testo si divide in due parti: una prima che vede susseguirsi squarci di vita, e di morte, nel contesto degradato di Scampia; una seconda in cui Davide e un ragazzo, Ciro, si affacciano idealmente su quella realtà, su quel dolore, ingiustizie e sofferenza, ma anche sulla speranza, la gioia e il bene, alla ricerca di una ragione valida perché si possa e si debba cambiar vita.