NAPOLI. Non ce l’ha fatta Patrizia Cerbella, la donna di 47 anni travoltamartedì scorso da un gommone al largo di Nisida mentre era, assieme al marito, a bordo di una piccola imbarcazione.
Ricoverata all’ospedale Fatebenefratelli, era statasottoposta a un intervento per l’asportazione di un polmone e della milza. Alla guida del gommone c’era un 20enne che si era fatto prestare il mezzo da un amico.
“Un fatto gravissimo e preoccupante – commenta il sindaco di NapoliRosa Russo Iervolino– e mentre esprimiamo al marito e alla famiglia la più viva solidarietà, non possiamo non ricordare che in meno di un mese quattro persone sono morte nel nostro mare. Bene ha fatto la Guardia costiera ad aprire immediatamente un’inchiesta e siamo sicuri che il magistrato inquirente approfondirà con la massima attenzione i risvolti penali.E’ necessario però lanciare un forte appello al senso di responsabilità dei cittadini affinché usino le imbarcazioni rispettando le norme di sicurezza e di prudenza. Il nostro mare deve essere fonte di gioia e di svago e non può trasformarsi in un’occasione di morte”.
Intanto, salgono a quattro le vittime nel golfo di Napoli nell’arco di un mese. Lo scorso 28 luglio, l’imprenditore Paolo Branchizio moriva al largo di Sorrento nello scontro tra due motoscafi. Il 31 luglio, nelle acque di Capri, morivano i fratelli Luigi e Antonio Saccone.
La Procura e la Guardia costiera aprono due fascicoli, Capitaneria e Comune annunciano un piano straordinario per Ferragosto che vedrà impegnati su coste e litorale anche i vigili urbani. Un week-end di controlli via terra e via mare. Pattugliamenti contro gli abusi e le infrazioni.