I suoi ultimi ruoli sul grande schermo l’hanno sempre vista nei panni della dura, della donna criminale, spericolata e pericolosa, crudele. Come quasi solo un uomo sa essere.
Ma Giulia Michelini ammette che nella sua vita, in fatto di carattere e determinazione, assomiglia molto a quella Rosy Abate di “Squadra antimafia”, la serie tv che le ha dato la fama. Si perché l’attrice ecclettica ha portato parte di quella donna anche nella sua vita di mamma single. Intervistata da “Grazia”, la Michelini ha svelato anche il suo lato materno provando a spiegare cosa sia davvero rimasto al pubblico di quel suo personaggio definito “tanto marcio”.
“Ho cercato di trasmettere a questo personaggio un carisma particolare. È una che non grida, parla a voce bassa ma ti fa male comunque. Quando giravamo, la sera mi sentivo svuotata. È un bel ruolo, ma sento che si sta esaurendo e deve avere un epilogo”, racconta l’attrice mostrando la sua esigenza di cambiare ruolo, personaggio e forse anche progetto televisivo.
Ma da grande professionista quale è diventata nel corso degli anni, Giulia Michelini ha imparato a fare il suo mestiere: “Il cinema, per la cura del dettaglio, ma sul set da fiction sono ormai diventata una macchina da guerra. Mi capita di avere tre scene sconosciute da fare, le faccio di fila e… “buona la prima”.
Una cura del dettaglio che l’attrice ha imparato ad inserire anche nella sua vita personale, un po’ come fa con suo figlio Giulio, 8 anni. “Sto cercando di mettere da parte qualche soldo per consentire a mio figlio un futuro sereno, ma vorrei un’altra vita. Non perdere due ore a cercare il parcheggio, ma svegliarmi e vedere il mare. Sono una madre severa e a volte invece troppo permissiva, un po’ scombinata… Un po’ come in amore, insomma: “ Sono una che in passato si è annientata. Noi donne dovremmo capire che la serenità non sta nell’altro sesso. Lo stesso vale per gli uomini: una donna al fianco non è per forza sinonimo di felicità”.