CASERTA. 85 operazioni e 660 arresti. Sono i numeri dell’azione di contrastoal clan dei casalesi effettuata nell’ultimo anno dalle forze dell’ordine.
Unbilanciofornito dalministro dell’Interno Roberto Maroni giunto venerdìa Caserta per una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia delle province di Napoli e Caserta,ad un anno dalla strage degli immigrati di Castelvolturno.
Arrestati 19 latitanti, di cui due, Giuseppe Setola e Raffaele Diana, inseriti nel programma speciale dei 30 ricercati più pericolosi, e altri quattro appartenenti all’elenco dei 100 latitanti più pericolosi. Sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 300 milioni di euro euro e portate a termine confische per un valoredi oltre 6 milioni dieuro. In particolare, tra il 19 settembre del 2008 e il 15 settembre scorso sono stati sequestrati 207 tra appartamenti, ville e terreni, 79 tra autovetture, moto e natanti, 369 tra aziende, titoli, quote societarie, somme di denaro e depositi bancari.
“Sono lusinghieri i risultati ottenuti con l’intervento del governo sul territorio in provincia di Caserta. – ha detto Maroni – Sono arrivato qui in un giorno significativo, in una data simbolicaperchéèl’anniversario della strage in cui un anno fa morirono sei cittadini extracomunitari. Da allora partiva un’operazione intensa per il contrasto alla camorra. Avevamo promesso che l’intervento sarebbe stato temporaneo. Oggi possiamo registrare che con piu’ uomini sul territorio, un coordinamento eccellente tra forze dell’ordine e magistratura, una sintonia istituzionale in questo anno e mezzo si e’ perfezionata. Siamo in grado di definire l’azione di contrasto alla camorra come modello”. “Ora – ha sottolineato il minsitro – bisogna continuare in questa direzione con l’arresto dei latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine“.