Strasburgo – “Con il voto di Strasburgo il caso dei nostri due marò diventa finalmente una questione “europea”. Il Parlamento Europeo ha chiesto con estrema chiarezza l’immediato rimpatrio dei due fucilieri e credo che ora vi siano tutti i presupposti per avviare un’efficace e risolutiva azione diplomatica che favorisca un accordo tra Italia ed India e ponga finalmente fine ad una vicenda dai contorni assurdi”.
Interviene così Aldo Patriciello, membro del gruppo Ppe al Parlamento Europeo, a margine della votazione sul testo votato in seduta plenaria sul caso dei due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012 durante delle operazioni anti-pirateria.
“Come evidenziato nella risoluzione approvata in aula – ha spiegato l’eurodeputato forzista – la condotta del governo indiano nei confronti dei due militari italiani rappresenta una grave violazione dei loro diritti umani: non è ammissibile che dopo tre anni si continui a detenere i nostri due marò senza alcun capo d’accusa ed in spregio a qualsiasi norma di diritto internazionale. Il coinvolgimento dell’Unione Europea in questa triste vicenda rappresenta quel salto di qualità necessario dopo i tanti, troppi, tentennamenti dei vari governi italiani che fino ad ora si sono avvicendati”.
“Mi auguro che a partire da domani – ha aggiunto Patriciello – l’Alto Rappresentante per la politica estera Mogherini compia ogni sforzo necessario per dar seguito alla risoluzione approvata in aula, chiedendo con forza che la competenza giurisdizionale sul caso in questione sia attribuita alle autorità italiane o ad un arbitrato internazionale”.