Aversa – “L’amministrazione comunale intende cancellare la Commissione Trasparenza”. Questo il commento del consigliere comunale di Forza Italia, Gianpaolo Dello Vicario, alla risposta data dalla segretaria municipale al quesito posto dal presidente della commissione, Salvino Cella.
A seguito di un dubbio espresso dal consigliere di maggioranza Rosario Capasso che aveva ipotizzato l’incompetenza della commissione guidata da Cella a fare chiarezza sui dubbi sollevati da una denuncia firmata da un non meglio identificato “Comitato per la legalità” trasmessa a tutti i componenti della commissione e al comando della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato in cui si ipotizzavano abusi edilizi in alcune zone della città, in particolare in piazza crespi e via seggio. A seguito della denuncia Cella aveva convocato più volte i responsabili comunali della polizia municipale e dell’ufficio tecnico ottenendo, in particolare dal comandante, elementi che la lasciavano spazio a ritenere fondata l’ipotesi di abusi edilizi.
Da qui la richiesta di ulteriori chiarimenti rivolti al responsabile dell’ufficio tecnico, convocato in audizione dal presidente della commissione che, riconoscendo l’incompetenza tecnica dei componenti della stessa, per ottenere in quella occasione risposte inequivocabili aveva provveduto a convocare per l’audizione, in qualità di esperto di riconosciuti del settore, i presidenti degli ordini professionali casertani degli ingegneri e degli architetti.
“Un comportamento ineccepibile”, afferma Dello Vicario, ricordando che “la necessità di convocare degli esperti era dettata proprio dalla incompetenza dei componenti della commissione che intendevano fare chiarezza su un problema segnalato, sia pure anonimamente, dalla cittadinanza e per il quale esistevano dei dubbi quanto alla regolarità espressi dal comandante della Polizia municipale che, in una delle sedute tenute dalla commissione sul tema, aveva affermato di aver trasmesso alla procura gli atti della vicenda”.
“Questo sta a significare – osserva Dello Vicario – che sarebbe stato necessario andare a fondo alla vicenda per fare chiarezza così come sarebbe stato doveroso per una commissione definita di controllo e trasparenza”. “Purtroppo – continua l’esponente di Forza Italia – il consigliere di maggioranza Capasso ha ritenuto necessario bloccare le operazioni ipotizzando una incompetenza della commissione e chiedendo al presidente Cella di avere chiarimenti dalla segretaria comunale”.
“Dopo un mese i chiarimenti sono arrivati e con una nota che definisco sibillina la segretaria ha affermato – ricorda Dello Vicario – che il compito di verificare l’esistenza di eventuali abusi non spetta alla commissione controllo e trasparenza ma ad una commissione di indagine comunale. E’ un parere tecnico che mi premurerò di verificare con un consulente di fiducia ma ammesso che l’interpretazione della segretaria municipale sia corretta mi chiedo perché il sindaco non abbia provveduto immediatamente a formare e convocare una commissione comunale d’inchiesta per dirimere i dubbi espressi dal cosiddetto ‘Comitato per la legalità’. E in qualche modo confermati dalle relazioni del comandante della polizia municipale”.
“Se l’amministrazione intende operare nella legalità e della trasparenza, come sempre affermato dal primo cittadino, sarebbe doveroso – sottolinea Dello Vicario – dirimere i dubbi che sono stati sollevati da una denuncia che, ricordo, è stata trasmessa anche alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato”. “Se si trattasse di una bufala i responsabili di quella denuncia, chiunque siano, correrebbero seri rischi di tipo penale. Così sarebbe stato preferibile permettere alla commissione di controlla trasparenza continuare nel lavoro avviato e non bloccarlo legando le mani all’unica commissione deputata a garantire i cittadini”.
“Se i compiti di verifica e controllo non sono tra quelli istituzionali della commissione presieduta da Cella sarebbe il caso – conclude Dello Vicario – di fornire ai suoi componenti un elenco delle cose che si possono fare o cancellare completamente la commissione, dicendo così chiaramente che l’amministrazione intende operare liberamente, senza dover dare conto a nessuno”.