Vaccino H1N1 tra polemiche e dubbi

di Redazione

 NAPOLI. Il vaccino che dovrà combattere quella che è stata definita una “pandemia” influenzale di portata mondiale è arrivato.

In molte delle Asl campane è già stoccato presso le Farmacie e, seppur in numero ancora insufficiente, è pronto all’uso. Quello che gli americani hanno chiamato “the betch”, cioè “l’infornata”, facendo riferimento certamente al bel gruzzolo di miliardi che dovranno andarsi a dividere i quattro produttori mondiali del vaccino, e cioè la Novartis, la GlaxoSmithKline, la Sanofi Aventis e la Baxter, è ormai pronto ad invadere anche il mercato farmaceutico nazionale.

Le domande che la gente si pone non sono però poche: bisogna veramente fare il vaccino? Potrebbe essere pericoloso? Che cosa è quest’adiuvante cattivo di cui si parla tanto, lo squalene? Perché la formula del vaccino era già nota e lo stesso vaccino in vendita fin dal 2007? Vediamo se, con ordine, senza indurre in paura e fare “giornalismo d’assalto”, riusciamo a guardare in faccia la realtà. Molte le critiche piombate sul ministro alla salute, Sacconi, viene infatti tirata in ballo la moglie Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria dal 2005, che certamente è ben felice di gestire, economicamente parlando, un tale “affare”: dovrebbero essere infatti circa 48 milioni il numero di dosi di vaccino che lo Stato Italiano andrà ad acquistare fino a gennaio inoltrato. Ma crediamo che tutto sommato questo possa essere anche un fatto non collegato per nulla, o quasi, a quello di cui si parla, in ballo infatti vi sono i dubbi. Al momento lo squalene, un immunocoadiuvante capace di aumentare la risposta immunitaria alla vaccinazione, è certamente presente in almeno uno dei vaccini in circolazione, nell’altro vi dovrebbe essere, secondo quanto dichiarato, l’MF59.

Lo squalene è un idrocarburo (triterpene), estratto dall’olio di fegato degli squali e da alcuni vegetali, quali la crusca di riso, il germe di grano, l’oliva, l’amaranto, ma viene prodotto in forma endogena in tutti gli esseri viventi. Meno denso dell’acqua, secondo studi del Nord America, pare aver provocato a seguito di iniezione nel topo artrite reumatoide, oltre a tutta una serie di fatti allergizzanti importanti. Da considerare come lo squalene e alcune forme di residui mercuriali già da anni sono stati eliminati da tutti i vaccini in vendita in Usa, Inghilterra ed Italia. Di certo, tutti i farmaci e tutte le forme di vaccino non sono certo immuni dal provocare fatti allergizzanti ed anche vere e proprie reazioni gravi del nostro organismo, ma la carenza di notizie in merito lascia un tantino perplessi.

C’è poi il fatto strano che il vaccino era praticamente noto e pronto già nel 2007, come vaccino contro forme larghe di influenza, ed oggi, pare, solo con una piccola modifica è tornato sul mercato. Stranezze e silenzi della farmacopea ufficiale.

Questi i fatti, nudi e crudi, così come rilevati dalla stampa mondiale e dalle notiziole di casa nostra. Indubbiamente non risposte, ma forse ulteriori quesiti per un problema molto importante, a cui forse bisognava dare maggiori conoscenze pubbliche.

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