NAPOLI. Identificato il killer del Rione Sanità che lo scorso 11 maggio uccise, in piazza Vergini, Mariano Bacioterracino. Omicidiole cui immagini choc,tratte da una telecamera di sorveglianza, sono state diffuse in questi giorni dalla Procura di Napoli.
Una decisione, quella dei pm partenopei, finalizzata a raccogliere testimonianze utili appunto per risalire all’identità dell’autore dell’agguato. Tentativi che ha avuto successo anche se l’uomo, un pregiudicato napoletano,al momento risulta irreperibile.
La federazione campana dei Verdi aveva promesso 2mila euro a chi fornisse indicazioni utili per identificare il killer. Finora non è dato sapere le informazioni ricevute dai magistrati siano il frutto proprio di tale iniziativa. “Abbiamo ricevuto i contatti di tre persone che ci hanno comunicato di voler identificare il sicario. Ovviamente verificheremo la loro attendibilità tramite la procura”, ha affermato Francesco Emilio Borrelli, ex assessore provinciale all’Ambiente e commissario regionale campano dei Verdi. “Non pensavamo – aggiunge Borrelli – che la nostra iniziativa, sostenuta inizialmente da un gruppo di imprenditori, potesse trovare subito una risposta così forte. In particolare ci ha colpito un persona che ci ha detto di non volere i soldi perché farà il suo dovere da semplice cittadino dopo tanti anni che aveva perso la fiducia nello Stato”. “Ma la cosa più clamorosa – aggiunge -è che sia telefonicamente che tramite Facebook abbiamo ricevuto decine di adesioni e disponibilità di altri imprenditori ma anche di professionisti e semplici cittadini a voler dare un contributo in denaro per spingere i testimoni di delitti o altre attività della criminalità organizzata a denunciare e identificare i colpevoli. Sta nascendo un movimento di ribellione civile che potrebbe sostenere concretamente le forze dell’ordine. Potremmo realizzare, se arriveranno ancora altri contributi, un fondo anticamorra”.
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