Caserta – Martedì 20 gennaio, alle ore 20.45, Caserta Film Lab e Duel Village presentano, in collaborazione con il Movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino in Campania, #LaTrattativa: ospite in sala la regista ed interprete Sabina Guzzanti.
È un film che riprende la migliore tradizione dei “capolavori” dell’impegno civile come quelli di Franco Rosi su un argomento ancora più impegnativo considerato il silenzio che lo accompagna ma … Noi Cittadini liberi pretendiamo di conoscere tutta la Verità, nient’altro che la Verità che seguì all’esecuzione della strage di stato di Via D’Amelio!
#LaTrattativa manifesta l’intreccio perverso di larga parte dei partiti e delle istituzioni che, con i poteri occulti, i servizi deviati e le ‘mafie’, ancora oggi, tende a condizionare la “democrazia” nel nostro bel Paese e che, per sopravvivere, non si fa scrupolo, con il silenzio e la disinformazione, di autorizzare l’assassinio, anche solo “istituzionale” di Nino Di Matteo, il Pool Antimafia di Palermo (Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia, Vittorio Teresi), impegnati nel Processo sull’Attentato al corpo politico dello Stato, il Procuratore Generale di Palermo Roberto Scarpinato e gli Agenti delle scorte … una nuova “strage di stato” che vuole fermare nuovamente il procedere delle lancette della nostra storia!
Da quando il film è in programmazione, con il contributo determinante delle Associazioni dell’Impegno civile, si fa un gran parlare del film documentario di Sabina Guzzanti insinuandone, addirittura, l’esistenza stessa della “trattativa tra lo stato e cosa nostra”.
Ebbene, tra le motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Firenze ha condannato all’ergastolo, il 5 ottobre 2011, il boss del Brancaccio Francesco Tagliavia, nel processo per le stragi mafiose del 1993-94, è detto, con tutta evidenza, che “l’obiettivo che ci si prefiggeva, quantomeno al suo avvio, era di trovare un terreno con Cosa Nostra per far cessare la sequenza delle stragi” … di tutti i politici traditori degli “indicibili accordi” tra lo (s)tato e Cosa nostra!
Dalla lettura delle motivazioni che accompagnano la sentenza “Esce una quadro disarmante che proietta ampie zona d’ombra sull’azione dello Stato nella vicenda delle stragi”, scrivono i giudici sottolineando come queste “ombre” il processo di Firenze “non hanno potuto dipanare”.
Per riguarda, infine, il processo, in corso a Palermo, è appena il caso di ricordare che il 24 luglio 2012, il Pool Antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di dodici indagati con l’accusa di “Concorso esterno in associazione mafiosa e violenza o minaccia a corpo politico dello Stato” (art. 338 del codice penale): i politici Calogero Mannino e Marcello Dell’Utri, gli ufficiali Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, i boss Giovanni Brusca, Totò Riina, Leoluca Bagarella, Antonino Cinà, Bernardo Provenzano, il collaboratore Massimo Ciancimino (per calunnia) e l’ex ministro Nicola Mancino per falsa testimonianza, testimone l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il processo, appurata l’esistenza della trattativa, deve semplicemente accertare le responsabilità non solo penali della mafia, dei servizi deviati e dei rappresentanti dei (p)artiti e delle (i)stituzioni … coinvolti!!
Il film verrà replicato, per gli studenti Medi e Universitari anche mercoledì 21 gennaio, con inizio alle ore 9,30, e al Cimarosa di Aversa, alle ore 20,30.