“Scandalo” al convento: la neo mamma non è una suora

di Emma Zampella

San Severino Marche –  Non è una suora quella che è arrivata in ospedale con un forte mal di pancia e che ha partorito poi un bambino. Si tratterebbe invece di una ragazza boliviana di 35 anni che viene dalla Comunità delle Sorelle missionarie dell’Amore del Cuore di Cristo del convento di via San Paolo a San Severino Marche, presso cui vive in cerca di aiuto.

La notizia del parto da parte della donna, che, in abiti ecclesiastici si era recata in ospedale accusando dolori al ventre, ha destato scandalo e polemiche, registrando l’indignazione dei più. Ma, qualche giorno dopo il parto (avvenuto domenica, ma tenuto segreto per la delicata situazione della protagonista della storia), si scopre che in realtà non si tratta di una suora.  Arrivata al pronto soccorso accompagnata dalle consorelle, la donna è stata prontamente visitata e sottoposta ad una ecografia che ha evidenziato la sorpresa.

Trasferita in ostetricia per la rottura del sacco amniotico, la donna ha partorito un bebe’. Secondo alcune indiscrezioni, la donna, che nell’estate scorsa era stata accolta in un monastero della zona già in stato di gravidanza, avrebbe deciso di tenere il figlio. Il bebè, invece, subito dopo essere venuto alla luce, sarebbe stato portato al reparto neonatale dell’ospedale di Macerata per dei semplici controlli clinici di routine, anche se molto accurati. E questo perché la gravidanza, di fatto, si sarebbe svolta senza problemi, ma anche senza alcun controllo periodico da parte di un ginecologo o di una struttura medica.

Sulla particolare vicenda, al momento, viene mantenuto il più stretto riserbo e il Vescovo di Camerino, Francesco Brugnaro, non si è ancora espresso ufficialmente. Mentre Madre Abbadessa, Rosella Mancinelli, del Monastero di Santa Chiara di San Severino fa sapere che la neo mamma” non è una suora di clausura” dei conventi della zona. “La vicenda – dice – non riguarda alcuna sorella clarissa della nostra comunità, né consorelle di monasteri della zona”. “Desidero affermare ciò – aggiunge – in modo categorico per fugare ogni dubbio e smentire le inesatte informazioni che circolano in questo momento e che hanno spinto molti giornalisti a rivolgersi al nostro indirizzo”. Suor Rosella ci tiene a difendere “il significato della nostra scelta di vita”, e assicura che “nessuna suora di clausura degli 8 conventi della Diocesi di Camerino-San Severino ha messo al mondo un figlio”.

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