Napoli – L’apartiticità di FareAmbiente non preclude la partecipazione a confronti politici. Credo che una volta per tutte bisogni stigmatizzare con forza ed a voce alta che l’ambiente non ha un determinato colore politico e che l’essere chiamati ad un confronto da un partito, piuttosto che da un altro, per il Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente è indifferente, quello che conta è dare degli spunti, sviluppare delle idee, e soprattutto confrontarsi in modo sano e civile, segno tangibile di una conclamata democrazia.
Tutti sanno che il Movimento è apartitico, e racchiude al proprio interno varie anime, a prescindere dall’ideologia intima e politica di chi vi partecipi, ognuno di noi, è libero di esprimere nella cabina elettorale le proprie preferenze, senza poterle però esternare come referente formale di FareAmbiente, che è e resta, lo ripeto, apartitico! Mai e poi mai saranno date indicazioni partitiche dalla base o dai vertici del Movimento, la vera forza di un paese democratico ed evoluto sta proprio nel fatto di volersi e potersi confrontare proprio con la poliedricità delle varie ideologie che interagiscono su di un determinato territorio, perché tutti hanno un elemento che li accomuna, cioè il bene e lo sviluppo sociale.
Ben vengano allora gli inviti dalle svariate compagini politiche in vista delle prossime competizioni elettorali, è un dovere del Movimento, e di tutte le associazioni, poter esprimere la propria opinione, senza parteggiare per uno piuttosto che per un altro è ovvio, in un contesto allargato e diversificato, perché solo da un sano confronto possono nascere delle idee vincenti per un territorio come la Campania e nello specifico Terra di lavoro, che da anni versano in uno stato ambientale comatoso ed inerte. Tanto le idee che saranno ribadite, ai tavoli regionali dove saremo presenti, in modo coerente, saranno sempre le stesse, cioè l’importanza di dotare la nostra regione di impianti, a nostro avviso necessari per la risoluzione dell’atavica questione dei rifiuti, impianti di cui dovranno essere dotate, in modo bilanciato ed equo, tutte le province campane al fine di poter soddisfare i propri fabbisogni. Non sarà poi indicato il tipo di impianto da costruire, ma semplicemente verrà consigliato quello che risulterà più efficiente e vantaggioso per l’uomo in base alla migliore tecnologia disponibile al momento.
Per quanto concerne poi la Terra dei Fuochi, abbiamo già chiesto e lo rifaremo di desecretare la relazione redatta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere per informare i cittadini sul reale stato di salute della loro terra e metterli in condizione di poter scegliere consapevolmente se restare o meno. Va, inoltre, evidenziato che mai e poi mai per opportunismo o convenienze personali saranno date direttive od opinioni che esulino dal manifesto ideologico alla base del nostro Movimento (che invito tutti a leggere), se cosi facessimo, andremmo ad inficiare la nostra credibilità e soprattutto il ns bene più prezioso, la piena libertà di espressione per la diffusione dei principi dello Sviluppo Sostenibile e soprattutto del “fare” contro ogni a prioristico “No”, che a nostro avviso è alla base dei vari disastri ambientali del nostro tempo.
Infine, per tutti coloro che volessero strumentalizzare coartatamente e polemizzare in modo sterile le partecipazioni dei rappresentanti di FareAmbiente, non posso che invitarli a fare lo stesso, confrontarsi, premere le meningi per delle nuove idee che possano risollevare la nostra terra, ad avere il coraggio di metterci la faccia e perché no anche prendersi delle critiche, perché solo un verace confronto, lo ripeto, può ridare la speranza ad un popolo di risollevarsi e credere ancora nel futuro, a prescindere dal colore politico di appartenenza.
Coordinatore FareAmbiente Campania
Francesco della Corte