Via Cirigliano impercorribile, in Consiglio l’interrogazione di Pandolfi

di Antonio Arduino

Aversa – Trafficata come le altre, abbandonata più delle altre. E’ via Cirigliano, un’arteria parallela alla provinciale “Aversa-Melito”, utilizzata quotidianamente da moltissimi automobilisti per superare gli ingorghi che si verificano su quella strada a causa della presenza di numerosi esercizi commerciali che attirano una gran folla di compratori che, per raggiungerli, fanno uso necessariamente della automobile.

Per chi ha interesse a superare l’ostacolo via Cirigliano è fondamentale, come 1o è anche per ridurre il carico veicolare sull’Aversa-Melito, però per lo stato di abbandono in cui versa l’arte1ria è pericolosissima.

Una realtà che, nel Consiglio comunale di questo pomeriggio di lunedì, dovrebbe essere oggetto di una interrogazione a risposta orale presentata dall’esponente del Sel Pasquale Pandolfi il 14 marzo del 2014, quasi un  anno fa, in cui il consigliere chiedeva di conoscere quali iniziative intendesse prendere l’amministrazione nell’immediato (a marzo 2014!) per la risoluzione dei problemi dell’arteria e se, data l’urgenza dell’intervento di sistemazione e considerando che nel Piano Triennale delle opere pubbliche, approvato nel 2013, al punto 44 dell’annualità 2015, c’era un progetto  denominato “ampliamento e riqualificazione di via Cirigliano e via De Gasperi” per un importo di 1 milione 400 mila euro, se l’Amministrazione potesse anticipare l’intervento stesso.

Ad oggi quella interrogazione non ha avuto riscontro nè risposta e forse non l’avrà neppure nella seduta di questo pomeriggio perché l’assise potrebbe non arrivare a trattarla nell’ora disponibile per interrogazioni e mozioni.

Intanto le condizioni dell’arteria sono peggiorate. Nel giro di un anno via Cirigliano, sulla quale si apre l’ingresso secondario, di emergenza, dell’ospedale Moscati, non solo sembra essere diventata una discarica senza soluzione di continuità, per la presenza di rifiuti depositati lungo il ciglio stradale, ma presenta così tante buche da rappresentare una vera trappola per chi va in automobile, in moto, in bicicletta o è costretto a percorrerla a piedi.

Una trappola che se di giorno può produrre danni limitati, percorrendo l’arteria con attenzione, a velocità contenuta e tenendo gli occhi bene aperti, all’imbrunire, di sera e quando piove rappresenta un pericolo mortale per l’assenza totale di illuminazione e di marciapiedi e l’impossibilità di vedere le buche prima di finirci dentro.

Niente da dire se parlassimo di un viottolo di campagna, ma via Cirigliano, come sottolineato nell’interrogazione da Pandolfi, è ormai un’arteria che può essere definita urbana per la presenza di numerosissime unità abitative, parchi residenziali, attività commerciale, uffici professionali, cosicché decine di cittadini pagano al Comune di Aversa tasse e tributi che dovrebbero essere usati sia per la regolare rimozione dei rifiuti e lo spazzamento  sia per la sistemazione del manto stradale oltre che per garantire un regolare impianto di illuminazione pubblica praticamente assente anche nelle zone intensamente popolate dell’arteria.

Da qui l’obbligo di curarla, come chiesto a marzo 2014 da Pandolfi intervenendo subito, anticipando l’opera di sistemazione prevista nel 2013 dal piano triennale per il 2015, Una serie di date che mostra quanto il problema sia sentito dall’Amministrazione ma ora, essendo arrivato il 2015, non sarebbe più necessario proporre l’interrogazione perché se l’intervento era stato previsto dovrebbe essere attuato, ma Pandolfi sa che fra il dire e il fare c’è tanto da aspettare così meglio sollecitare l’Amministrazione affinché intervenga se davvero intende recuperare le periferie cittadine come da annunci preelettorali.

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