Mostra di strumenti elettrici antichi

di Redazione

telegrafoSANT’ARPINO. “I musei sorgono quando un popolo, raggiunto un alto livello di civiltà, comprende il bisogno di raccogliere e conservare oggetti e testimonianze delle epoche passate”.

Con questa citazione anonima presentiamo la mostra di strumenti elettrici antichi che resterà allestita oggi e domani presso la “Mandragata” dei fratelli Mimmo e Aniello Migliaccio in Sant’Arpino. Certamente si può definire un’iniziativa originale quella promossa da Luigi Guida, santarpinese che da circa un ventennio per professione fa l’elettricista: “Da un interesse personale di un cultore dell’energia elettrica, mi è nata l’idea di lasciare in eredità alle generazioni future una collezione di materiali elettrici “antichi”, da me raccolti e ristrutturati, che spero grazie al supporto delle istituzioni locali diventi mostra permanente. Si potrebbe dar vita, infatti, ad un museo dedicato ai personaggi importanti dal punto di vista tecnico-scientifico nella storia dell’energia elettrica, con descrizioni storiche sulla nascita dell’elettricità, e le conseguenti evoluzioni e scoperte”. Un’iniziativa questa che merita certamente un plauso, tanto per l’originalità dell’argomento quanto per l’effettiva realizzazione del tutto spontanea e volontaria. Si tratta di un’autentica vetrina “elettrica” che propone una storia dell’energia con circa cento pezzi tra fusibili, interruttori e materiale vario di particolare interesse per gli appassionati in materia e per quanti studiano elettronica e/o elettrotecnica. La mostra è visitabile a partire dalle ore 20.30.

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