Querelato dai fratelli Savoia: assolto Capasso

di Redazione

Ernesto CapassoSANT’ARPINO. Nuova vittoria giudiziaria per il capogruppo consiliare di maggioranza Ernesto Capasso, nei confronti del quale è stato definitivamente archiviato un procedimento penale.

Un’azione legale che si fondava su ben tre denunce presentate nei confronti dell’esponente di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino” dall’ex sindaco Giuseppe Savoia e dal fratello Carlo. Quest’ultimo ne ebbe a presentare due. La vicenda riguardava la nota questione degli incarichi affidati a Carlo Savoia.Le denunce furono presentate tutte nel mese di marzo quando furono predisposti da parte di Alleanza Democratica i volantini ed i manifesti su tale vicenda. Capasso, inoltre, fu denunciato pure perché aveva commentato su diversi giornali, ed in particolare sul sito internet Pupia.tv la vicenda.

A seguito degli esposti giudiziari furono aperti due procedimenti penali, poi riuniti. Il pubblico ministero ha condiviso la tesi della difesa brillantemente sostenuta dall’avvocato penalista Enzo Guida, secondo cui le dichiarazioni dell’esponente politico erano un legittimo esercizio di critica politica, nell’ambito dell’esercizio delle sue funzioni. Per cui il pm, la cui richiesta di archiviazione è stata poi definitivamente accolta dal gip, ha ritenuto che nessun reato di diffamazione fosse stato commesso dal Capasso, il quale, “doverosamente” e “legittimanente”, aveva esercitato il suo ruolo di oppositore e di controllore dell’azione politica dell’allora sindaco Savoia. Al tempo stesso i giudici hanno statuito che nessuna lesione dell’onore e del decoro dei fratelli Savoia era attuata.

L’avvocato Guida, evidentemente, soddisfatto della conclusione della vicenda si è detto felice per l’esito “in quanto anche la pubblica accusa e il giudice per le indagini preliminari hanno concordato su quanto da noi sostenuto sin dal primo momento”. Sulla stessa lunghezza d’onda lo stesso Capasso che parla “di conclusione logica della vicenda, visto che i miei sono stati sempre e solo degli interventi di natura politica ed essendo in democrazia non censurabili dal punto di vista giudiziario. Ritengo che fra le maggiori pecche dell’operato dell’ex sindaco Savoia durante la scorsa consiliatura vi sia stato il perenne ricorso allo strumento della querela, invece, di accettare e confrontarsi politicamente”.

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