Maddaloni – Allerta meteo e pericolo di forti raffiche di vento. L’assessore Scarano dirama un comunicato con le raccomandazioni per la cittadinanza.
“E’ necessario – dichiara l’assessore delegato – evitare all’aperto le zone esposte, guadagnando una posizione riparata rispetto al possibile distacco di oggetti esposti o sospesi e e alla conseguente caduta di oggetti anche di piccole dimensioni e relativamente leggeri, come un vaso o una tegola; evitare con particolare attenzione le aree verdi e le strade alberate. L’infortunio più frequente associato alle raffiche di vento riguarda proprio la rottura di rami, anche di grandi dimensioni, che possono sia colpire direttamente la popolazione che cadere ed occupare pericolosamente le strade, creando un serio rischio anche per motociclisti ed automobilisti.
In ambiente urbano, se ci si trova alla guida di un’automobile o di un motoveicolo, prestare particolare attenzione perché le raffiche tendono a far sbandare il veicolo e rendono quindi indispensabile moderare la velocità o fare una sosta; prestare particolare attenzione nei tratti stradali esposti, come quelli all’uscita dalle gallerie e nei viadotti; i mezzi più soggetti al pericolo sono i furgoni, mezzi telonati e caravan, che espongono alle raffiche una grande superficie e possono essere letteralmente spostati dal vento, anche quando l’intensità non raggiunge punte molte elevate.
In generale, sono particolarmente a rischio tutte le strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, come impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee all’aperto, delle quali devono essere testate la tenuta e le assicurazioni.
In casa – conclude l’assessore Scarano – è necessario sistemare e fissare opportunamente tutti gli oggetti che nella propria abitazione o luogo di lavoro si trovino nelle aree aperte esposte agli effetti del vento e rischiano di essere trasportati dalle raffiche come vasi ed altri oggetti su davanzali o balconi, antenne o coperture/rivestimenti di tetti sistemati in modo precario”.