“Cristofer”, il Comune di Napoli collabora alle ricerche del giovane scomparso

di Emma Zampella

Cristofaro OlivaNAPOLI. Non si fermano le ricerche del diciannovenne napoletano Cristofaro Oliva, scomparso lo scorso 17 novembre dalla sua abitazione.

Quel martedì pomeriggio, secondo i racconti dei suoi familiari, “Cristofer”, così lo chiamano in famiglia e gli amici più stretti, era in casa quando riceve una telefonata dal suo migliore amico, Fabio, per un appuntamento di li a mezz’ora. “Sarò puntuale” queste le parole di Fabio. Sono le otto di sera. Si prepara in fretta e esce velocemente di casa, contrariamente alle sue abitudini. La mamma era solita chiamarlo “fraccomodino”, perché faceva tutto con estrema calma. Sempre, ma non quella sera. “Esco per fare un servizio” dice Cristofer.

Ma sembra che l’incontro con Fabio non avverrà mai. Infatti circa due ore dopo, la sorella di Cristofer incontra l’amico, chiedendogli del fratello di cui lo stesso Fabio però non aveva avuto più notizie. Da qui si dipartano una serie di interrogativi inquietanti. Perché precipitarsi in strada se poi non c’è l’amico? Perché Cristofer non accetta il passaggio offerto da un passante? Ma soprattutto dov’è finito il giovane? E la madre, Fiorella, non si da pace. “Di mio figlio io sapevo tutto. Non c’era motivo di andare via così. Il giorno della scomparsa mi disse che usciva per una commissione. Ma da casa mancavano circa 3500 euro, perché?”.

Aveva la passione per le moto. Il suo hobby era quello di acquistareciclomotori usati per rimetterli a nuovo e rivenderli. È così che era riuscito a mettere da parte un gruzzoletto per il suo viaggio in Brasile, accumulando circa 4000 euro con la vendita dell’ultima moto messa a nuovo. Il viaggio era stato organizzato con suo padre e con l’amico Massimiliano. Ma il viaggio cominciava a fare gola anche a Fabio, l’amico del cuore dello scomparso. Aveva bisogno di soldi per quel viaggio in Brasile?

La vicenda diventa intricata e a tratti inquietante, quando si scopre che pochi giorni dopo la scomparsa di Cristofer anche dell’amico Fabio non si hanno più notizie. Del caso si è occupata anche la redazione di Chi l’ha visto, che ha cercato di contattare quest’ultimo non riuscendo però mai a mettersi in contatto con lui. Ma dieci giorni dopo la svolta. Fabio compare con unmessaggio lasciato su facebook, il noto social network in cui si incontrano i giovani, nel quale afferma che della scomparsa dell’amico non sa nulla, così come aveva già specificato alla madre di Cristofer. “Faccio un giro di telefonate e ti faccio sapere” avrebbe detto alla donna.

Si cominciano ad azzardare ipotesi. Cristofer si sarebbe messo in guai seri? È quello che ha pensato la madre. L’abitazione dista a soli 10 minuti da Scampia, il rione napoletano noto per lo spaccio di droga. Un giro che avrebbe potuto attirare il giovane per i lauti e facili guadagni, possibili da ottenere. “Fabio c’entra qualcosa in tutta la vicenda, ne sono sicura” dice la madre, che non si rassegna alla scomparsa del figlio. E infatti circa dieci giorni dopo la scomparsa, Fabio racconta la sua versione dei fatti agli inquirenti accompagnato da due legali.

Il caso sembra avere una pista. Lo scorso 1 dicembre, Cristofer sarebbe stato avvistato nella stazione della metropolitana di Piscinola, quella che dà sul quartiere di Scampia. Il video è stato consegnato ai magistrati che non hanno però saputo identificare con chiarezza in quei fotogrammi il volto di Cristofer. “La corporatura esile potrebbe essere la sua, ma il volto non si vede”, specifica mamma Fiorella, che è convinta che il figlio si sia messo in un giro molto più grande, sarebbe entrato in contatto con cattive compagnie.

Fiorella riceve appoggio anche dalle istituzioni della sua città. Il sindaco Rosa Russo Iervolino ha infatti deciso di far circolare in tutto il territorio campano la foto del giovane scomparso. La madre chiede che l’immagine di suo figlio sia posta sulla facciata di Palazzo San Giacomo. “Faremo di più – ha detto il sindaco – la metteremo in rete sul sito del Comune di Napoli cheè molto consultato e raccoglie migliaia contatti ogni giorno. Il Comune ha inoltre messo in comunicazione la famiglia con il commissariato straordinario per le persone scomparse a Roma che attiverà i propri canali. Daremo tutto il nostro sostegno ai genitori di Cristofer”. Questa vicenda aspetta ora una fine, bella o brutta che sia, ma necessaria per far chiarezza e dare risposta a quelle persone che hanno perso ogni traccia della loro “unica stella”.

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