Aversa – Al “San Giuseppe Moscati” arriva l’emodinamica. Annunciata entro lo scorso novembre dall’ex direttore dell’Asl, Caserta Paolo Menduni, l’attivazione del nuovo servizio è stata resa possibile grazie all’ intervento del direttore sanitario, oggi direttore generale pro tempore, in attesa delle nuove nomine regionali, Nino Danzi, che ha stipulato con l’Università “Federico II” una convenzione per ottenere la disponibilità di cardiologi specialisti del settore che permetteranno l’attivazione immediata del servizio facendo anche da tutor agli specialisti dell’ospedale, Sarno e De Michele, che già si interessano da tempo del settore, per la parte relativa all’impianto di pace-maker e all’elettrostimolazione, assicurando circa 130 prestazioni all’anno. Tutto era già pronto da tempo, mancavano solo gli specialisti.
Con il nuovo servizio non sarà più necessario fare riferimento all’Azienda Ospedaliera di Caserta, al Secondo policlinico di Napoli o alla Clinica Pineta Grande di Castelvolturno per effettuare interventi come la coronarografia e l’angioplastica che necessitano ai pazienti ricoverati nel reparto di cardiologia-unità di terapia intensiva coronarica diretto da Gennaro De Marco, riducendo i tempi di attesa, eliminando i trasferimenti necessari per trasportare i pazienti alle strutture convenzionate per quel tipo di diagnostica, rendendo più rapidi gli interventi e riducendo le spese dell’azienda sanitaria. Grazie alla attivazione del servizio di emodinamica, fortemente voluto da De Marco, il livello qualitativo già alto della cardiologia del Moscati raggiungerà il top.
Dopo la firma dell’autorizzazione per l’attivazione del servizio di laboratorio di emodinamica, necessaria per legge, da parte del sindaco, il taglio del nastro del nuovo servizio ne ufficializzerà l’attivazione, ma non sarà l’ultimo. Giacché a breve avranno inizio i lavori per la realizzazione di un nuovo pronto soccorso capace di portare il livello di assistenza dell’ospedale Moscati non solo per numero ma anche e soprattutto per qualità a quello del Cardarelli di Napoli ehe è il più grande ospedale del sud della penisola.
Soddisfatto il sindaco Sagliocco, impegnato fin dai tempi delle sue conciliatore regionali, nella valorizzazione dell’ospedale cittadino che commenta: “Questo e tanto altro deve essere realizzato, cosa possibile, come sta accadendo, se si interagisce tra i vari livelli istituzionali. Tra l’altro il nostro presidio ospedaliero, va ricordato, presta servizio ad una popolazione di circa 400mila abitanti”.