Bari – Gli uomini della Guardia di Finanza e funzionari del servizio antifrode dell’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato nel porto di Bari 6,5 tonnellate di sigarette di contrabbando, probabilmente destinate in Campania, nascoste in tre grandi caldaie industriali trasportate a bordo di un autoarticolato condotto da un cittadino lettone di 48 anni sbarcato dalla motonave “Superfast XI” proveniente dalla Grecia.
L’uomo è stato arrestato per contrabbando aggravato e il tir è stato sottoposto a sequestro. Indagini proseguono per individuare altri componenti dell’organizzazione.
“Si è trattato di uno dei più importanti servizi condotti al porto, ci sono volute più di 15 ore per smantellare le ‘scatole’, le caldaie”, ha detto in un incontro con i giornalisti il tenente colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Tibollo, ricordando poi l’intensificazione dei controlli antiterrorismo nella stessa zona portuale. Le caldaie, provviste di bolle di accompagnamento, ufficialmente erano da consegnare a ditte spagnole ma il carico di sigarette, secondo gli investigatori, era destinato al mercato della Campania. Gli investigatori, insospettiti dal comportamento dell’autista del tir, hanno sottoposto l’automezzo al controllo della “Sihlouette scan mobile”.
La scansione ai raggi X ha evidenziato incongruenze che hanno suggerito ulteriori accertamenti. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno così scoperto 32.550 stecche di sigarette “Malboro”, “Royal” e altre meno conosciute, nascoste nelle caldaie.
“Un metodo di occultamento delle sigarette davvero singolare”, ha commentato il direttore dell’ufficio delle Dogane, Tommaso Musio. Il carico – secondo gli investigatori – avrebbe un valore di circa 600mila euro di accise, evase con l’attività di contrabbando, e di circa un milione di euro quello di mercato sulla piazza clandestina.