Roma – Le fiamme hanno avvolto gli edifici di una scuola della Magliana: al momento non si registrano feriti gravi. Intorno alle 10 di venerdì mattina, un incendio è divampato al terzo piano della scuola “Claudio Graziosi” di via Greve in zona Magliana seminando il panico fra i bambini e ragazzi delle scuole medie ed elementari. Gli studenti sono stati allontanati dalla struttura. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri. Anche ignote le cause del rogo che ha richiesto l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco.
“L’incendio ha interessato un locale al terzo piano non più utilizzato dalla scuola – chiarisce l’assessore alla scuola di Roma Capitale, Paolo Masini, dopo il sopralluogo effettuato assieme al presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, nell’istituto comprensivo Graziosi, alla Magliana -Tutte le procedure sono state eseguite correttamente dal personale docente. Nessuno è rimasto ferito e i bambini e i ragazzi torneranno regolarmente a scuola lunedì”.
Una situazione di estremo pericolo ma tenuta dalla freddezza e dalla professionalità dei docenti e del preside dell’istituto, che hanno attuata con estrema calma il piano di evacuazione. A dare l’allarme sono state proprio le docenti della scuola di infanzia annessa all’istituto avvertite da “una mamma che è entrata in corridoio correndo, gridando che qualcosa stava andando a fuoco nella scuola elementare e media”.
“Mi hanno telefonato pochi minuti dopo l’incendio, mio figlio era a scuola. Se ho avuto paura? Sì, e tanta”, ha spiegato un papà che si è precipitato di corsa a scuola. Ma oltre alla preoccupazione, c’è la rabbia e il sospetto che qualcosa non vada nelle misure di sicurezza all’interno della scuola. “Che sia doloso o meno, la responsabilità è comunque di chi gestisce la sicurezza nel complesso”, ha affermato un membro del consiglio d’istituto. “I ragazzi delle medie – ha spiegato – sono stati trasferiti qui quest’anno dall’istituto Quartararo, a cento metri di distanza, dove in 3 anni c’è stata una decina di incendi. Negli ultimi mesi del 2014, uno al mese. Siamo in un quartiere ai margini della periferia, che è stato abbandonato dalle istituzioni – ha proseguito – Ci fosse mai stata una pattuglia a controllare la zona di notte”.