Tifo violento, quattro arresti a Napoli e uno a Caserta

di Redazione

 NAPOLI. Quattro arresti, due in carcere e due ai domiciliari, compiuti la scorsa notte dalla Digos di Napoli nell’ambito di un inchiesta sulla tifoseria violenta.

L’indagine, coordinata dai pm Antonello Ardituro, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone, si riferisce a episodi avvenuti durante lo scorso campionato. Effettuate anche 20 perquisizioni in relazione agli incidenti avvenuti domenica scorsa a Udine che hanno fatto registrare otto arresti tra i supporter del Napoli e sette feriti tra tifosi friulani e forze dell’ordine.

Le ordinanze cautelari e le perquisizioni hanno riguardato due gruppi di tifosi organizzati in ‘Fedayn’ e ‘Mastiffs’. In carcere sono stati condotti Diego Molino, 30 anni, e Flavio Di Carluccio, 36 anni. Ai domiciliari Fabio Zizolfi, 33anni, e Carlo Misuraca, 28 anni. Durante le perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti alcuni oggetti ritenuti potenzialmente pericolosi: due manganelli in ferro due passamontagna, alcuni lacrimogeni, un coltello, alcuni temperini e diversi proiettili di vario calibro. Sono attualmente al vaglio degli inquirenti le posizioni delle persone che avevano custoditi in casa questi oggetti.

DIVIETO DI TRASFERTA. Intanto, dopo gli scontri di Udine, si profila il “divieto di trasferta” per i tifosi azzurri fino al termine del campionato. Il questore di Napoli, Santi Guffrè, si dice sicuro che “i fatti di Torino prima, e quelli di Udine, provocheranno il divieto di trasferta per i supporter del Napoli”.

UN ALTRO ARRESTO A CASERTA. La squadra mobile di Udine, in collaborazione con i colleghi di Napoli e Caserta, ha arrestato, a Caserta, Gennaro D’Anesio, 26 anni, coinvolto negli scontri di domenica scorsa all’esterno dello stadio Friuli prima di Udinese-Napoli. La squadra mobile friulana è arrivata a D’Anesio dopo aver visionato centinaia di filmati e di foto e aver ascoltato decine di testimonianze. Otto ‘ultras’ partenopei erano stati arrestati già domenica subito dopo gli scontri. Due all’esterno dello stadio Friuli, sei alla stazione di servizio di Gonars (Udine) dell’autostrada A4, Venezia-Trieste.

UDINE: 2 TIFOSI RIMESSI IN LIBERTA’. Sono stati rimessi in libertà due degli otto ultras del Napoli arrestati domenica a Udine durante gli scontri con la polizia prima di Udinese-Napoli. Cristian Gaglione, 23 anni, e Francesco Serafino, 28 anni, processati per direttissima sono stati scarcerati martedì mattina dal giudice del Tribunale di Udine, Serenella Beltrame. Il giudice ha convalidato l’arresto dei due, ma non ha ritenuto necessaria la misura cautelare del carcere.

I PRECEDENTI. Nell’ottobre 2007 furono arrestati cinque capi ultrà per i reati di associazione per delinquere, danneggiamento, lesioni, incendio, lancio di oggetti contundenti. E un collaboratore di giustizia, Giuseppe Misso junior, sui rapporti tra clan locali e gruppi di tifosi, riferì esplicitamente l’influenza della camorra su alcune frange della tifoseria napoletana. Nel settembre 2008 un’altra retata dopo la trasferta all’Olimpico con la Roma e le devastazioni che ci furono in treno, alla stazione Termini e allo stadio. In quell’occasione il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, disse che su “3.096 tifosi del Napoli che hanno acquistato i biglietti per la partita con la Roma, ben 810 erano gravati da precedenti di polizia e 27 erano contigui alla camorra”.

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