Caserta, rimozione sindaci: il Tar decide il 10 marzo. Si vota o non si vota?

di Redazione

Cipriano CristianoMichele FarinaCASERTA. Rinviata al 10 marzo la decisione del Tar del Lazio sulla rimozione dei sindaci di Casal di Principe, Cipriano Cristiano, e di Maddaloni, Michele Farina.

L’udienza era attesa per mercoledì 10 febbraio e riguarda il provvedimento emanato dal Consiglio dei ministri, su richiesta del ministro degli Interni Roberto Maroni e del sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso, che ha rimosso i due sindaci casertani dal loro incarico per “gravi inadempienze” nella raccolta rifiuti.

Ora la questione è alquanto bizzarra: a Casale e Maddaloni si dovrebbe votare il 28 e 29 marzo, pertanto è chiaro che si debbano presentare le liste dei candidati entro la scadenza del 27 febbraio. Ma se il Tar dovesse decidere di reintegrare i due sindaci a quel punto non si andrebbe più a votare.

Dopo i ricorsi di Cristiano e Farina i giudici amministrativi hanno chiesto alla struttura commissariale di fornire una motivata relazione inerente la vicenda.Nel decreto di rimozione (che ha messo la gestione dell’Ente nelle mani dei rispettivi vicesindaci fino alle prossime elezioni) era riportato che la decisione fu presa “considerata la grave e reiterata inerzia del sindaco, nonostante le numerose diffide da parte del sottosegretario di Stato, nel fronteggiare l’abbandono incontrollato dei rifiuti, anche su aree private, in violazione dei doveri dello stesso amministratore”. Ma il Tar ha ritenuto che “la domanda cautelare non può essere decisa allo stato degli atti”, che è necessario “dover acquisire dall’Autorità proponente una motivata relazione inerente i tratti salienti della vicenda controversa, corredata dalla pertinente documentazione”.

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