Ancora molti sono i punti oscuri circa la cause che avrebbero indotto alla morte cerebrale di Bobbi Kristina Brown, la figlia di Whitney Houston trovata esanime in casa sua, nella vasca da bagno, proprio come sua madre nel giorno della sua morte. Secondo le ultime indagini, pare si tratterebbe di omicidio e non di suicidio, come era stato detto inizialmente. Tale ipotesi è stata avanzata dalla polizia di Atlanta, che ha cominciato anche ad indagare anche su Nick Gordon, marito della giovane.
A supportare lo scenario di un delitto, la scoperta di alcuni segni, forse ferite, sul corpo della donna. Bobbi e Gordon avevano avuto diversi alterchi nei mesi passati e per questo gli investigatori vogliono verificare se prima del ritrovamento della ragazza in condizioni disperate si fosse verificato l’ennesimo litigio.
Le indagini su Gordon sono state aperte anche se a rinvenire Bobbi esamine non sarebbe stato lui, come si era detto in un primo momento, ma l’amico 24enne Maxwell Lomas. Il ragazzo “l’ha subito estratta dalla vasca, e ha chiamato il 911, oltre ad allertare altre persone che si trovavano in casa. Ha poi fatto quanto in suo potere per aiutare i soccorritori a rianimarla”. Secondo i verbali della polizia, anche Gordon si trovava nell’appartamento.