Napoli – “Francesco Rosi voleva essere definito soprattutto cittadino. Infatti al di là delle tante definizioni del suo cinema, dal ‘politico’ all’‘impegnato’ è questo il fulcro della sua lezione: ha cambiato lo sguardo dell’uomo sul suo ambiente circostante, la città”.
Parola di Giuseppe Tornatore che ha ricordato il maestro a un mese dalla sua scomparsa. Un lungo percorso quello che ha legato il regista napoletano e l’allievo siciliano, giovanissimo vincitore del Premio Oscar con “Nuovo Cinema Paradiso”.
Scenario il “Suor Orsola Benincasa” dove è stato anche dato un annuncio importante. Lucio D’Alessandro, rettore dell’Università “Suor Orsola Benincasa”, ha parlato l’imminente nascita, propri in quella università, di una Scuola di Cinema dedicata a Francesco Rosi.
Non un’idea buttata lì – ha spiegato – ma un progetto già in cantiere all’interno dell’antica cittadella monastica seicentesca che ospita l’Università Suor Orsola Benincasa, dove nascerà un vero e proprio “Palazzo della Comunicazione” (eccezionalmente aperto oggi per una visita ai lavori in corso di Giuseppe Tornatore) nel quale la “Scuola di Cinema Francesco Rosi” andrà ad affiancarsi agli studi di Run Radio, la web radio del Suor Orsola e alla redazione della Scuola di Giornalismo. Si tratterà di un master di primo livello in Cinema e Televisione (aperto dunque ai possessori di una laurea almeno triennale) e partirà già dall’anno accademico 2015-16.