Cinema in lutto: è morto il “Commissario Navarro”

di Emma Zampella

Non c’è più il commissario Navarro: l’attore, Roger Hanin si è spento a Parigi, a 89 anni, per insufficienza respiratoria. Era stato ricoverato in ospedale negli ultimi giorni, ma la sua situazione clinica aveva subito degli stravolgimenti in seguito all’ictus che lo aveva colpito nel 2009.

Da quando si era allontanato dal set cinematografico e televisivo, l’attore viveva anche una situazione di disagio economico: “Da quando non recitava più era tato costretto a lasciare la sua casa al Trocadero e a vendere la villa in Provenza”, ha dichiarato il suo avvocato.

L’attore francese ha conosciuto il successo proprio grazie al commissario Navarro, la serie in cui ha interpretato il protagonista Antonie Navarro, dal 1987 al 2007, vestendone poi i panni anche per le due successive stagioni nello spin off “Brigada Navarro”.

Prima della serie del Commissario Navarro, trasmessa anche in Italia, e per 20 anni al top degli ascolti sulla tv francese, Hanin recitò con registi famosi, anche italiani. Fra i film ai quali ha partecipato in carriera, Rocco e i suoi fratelli, di Luchino Visconti e La marcia su Roma, di Dino Risi.

Popolarissimo in Francia, Hanin era nato in Algeria il 25 ottobre del 1925 da una modesta famiglia ebrea e amava definirsi scherzosamente “kosher al 100 per 100″ pur essendosi convertito al cattolicesimo. Il vero cognome dell’attore era Levy: Hanin era il cognome della madre Victorine. Hanin era il cognato dell’ex presidente francese François Mitterand. Nel 1959 sposò infatti, Christine Gouze-Renal, sorella di Danielle, la moglie dell’ex presidente. Dalla consorte, scomparsa nel 2002, ha avuto la figlia Isabella, oggi 56enne, mentre l’altro figlio, il 25enne David Greenwald, è il frutto di una relazione extraconiugale.

Con la famiglia Mitterand, Hanin ebbe anche problemi giudiziari: fece infatti causa al nipote per riavere un prestito di 300 mila euro fatto dalla defunta moglie alla sorella. I soldi erano serviti a pagare la cauzione di Jean-Cristophe Mitterandcoinvolto negli Anni Novanta nell’Angolagate, lo scandalo del traffico di armi dell’Est che la Francia vendette al governo angolano, nonostante l’embargo Onu, durante la guerra civile.

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