CASERTA. Dalle città abusive, alle città dei servizi. Così Enrico Fabozzi, candidato al Consiglio Regionale della Campania, in materia di politiche del territorio.
Occorre incessantemente perseguire la speculazione edilizia e avviarsi solerti verso la trasformazione delle città abusive in città dei servizi. Utilizzare gli stabili confiscati alla camorra o sequestrati per abusi edilizi per creare, attraverso opportuni strumenti normativi e preservando la natura archeologica dellarea interessata, biblioteche, centri informatici, centri culturali, asili, scuole di grado superiore, e perché no campus universitari.
Caserta ha i suoi poli universitari, che con Santa Maria Capua Vetere e Aversa, è ormai diventata una provincia universitaria ed in quanto tale è tenuta a garantire alle migliaia di studenti, provenienti da diverse località regionali e non solo, i servizi necessari.
E chiaro che per far ciò aggiunge Fabozzi occorre una visione strategica di medio e lungo termine di riqualificazione dellintera conurbazione provinciale. Occorre contenere fenomeni speculativi che impattano con il territorio già abbondantemente deturpato e immaginare ad esempio la conurbazione aversana come una sorta di grande unica città dei servizi. Va sicuramente evidenziato che un piano di vasta area intercomunale coordinato è stato già avviato con la sottoscrizione di alcuni accordi di programma per lo sviluppo sostenibile dellArea Atellana. Come ad esempio è avvenuto per il Parco Archeologico di Atella, il Distretto Industriale e la Circumvallazione Esterna, progetti condotti con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate ed oggi in parte realizzati ed altri in corso di realizzazione. Ma da qualche anno stiamo assistendo ad un susseguirsi di vicende giudiziarie che rischiano di compromettere fortemente lo sviluppo dellarea atellana. Per questo, scongiurando che la cultura atellana soccomba al cemento, e che le fabulae atellane si pieghino a mere logiche affaristiche, auspico che una strategica pianificazione urbanistica possa presto godere della convergenza di tutte le forze sociali, economiche e politiche interessate.
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