Camorra, 12 arresti e 500 milioni sequestrati al clan Mallardo

di Redazione

 NAPOLI. Smantellata un’organizzazione camorristica operante in Campania, nel Lazio in Calabria e Sardegna.

Sequestrati terreni, appartamenti, società, imbarcazioni, auto, moto e rapporti bancari per un ammontare complessivo di oltre 500 milioni di euro. 77 i soggetti denunciati di cui 12 arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Impiegati 500 uomini tra Guardia di Finanza e polizia di Stato.

L’indagine, durata quasi due anni, ha permesso di rilevare due holding imprenditoriali, attive soprattutto nel settore dell’edilizia, nelle Province di Roma, Latina e Napoli, gestite, direttamente o attraverso prestanome, da persone collegate al clan camorristico Mallardo, attivo sul territorio del comune di Giugliano in Campania, a nord della città di Napoli, inserito nel cartello criminale denominato “Alleanza di Secondigliano”. Oggetto del sequestro preventivo sono: 30 società, 198 terreni, 456 fabbricati, tra i quali una villa e 71 locali commerciali, 49 rapporti bancari, 27 tra auto e motoveicoli, due imbarcazioni e due polizze assicurative. Sequestrate anche Ferrari e yacht.

Di particolare rilievo il sequestro delle aree ex Desco di Terracina e Madonna delle Grazie di Fondi, nonchè l’Hotel “Orizzonte” (si tratta di un quattro stelle, da 42 camere con annesso un centro meeting) e il centro commerciale “Orizzonte” di Giugliano in Campania. Il calcestruzzo, il settore immobiliare ma anche le attività più “tradizionali” come racket, spaccio e traffico di droga: è questo il ventaglio delle attività criminali del clan Mallardo, potente cosca al centro delle indagini.

Il capo clan indiscusso è Francesco Mallardo, 59 anni, detto “Ciccio ‘e Carlantonio”, firmatario di un patto con le altre cosche dei Licciardi e dei Contini per dare vita al potentissimo cartello criminale dell’Alleanza di Secondigliano nel quale lo stesso Mallardo ha sempre avuto un ruolo centrale. Il boss è stato arrestato il 29 agosto del 2003, a Nola, nel Napoletano, sull’ autostrada A30 al termine di un inseguimento con le forze dell’ ordine. Era ricercato dopo essere evaso da una clinica in Piemonte e mentre stava tornando dalle vacanze, trascorse, insieme con la famiglia nel Salernitano. Al momento della cattura era considerato uno dei cinque super latitanti della camorra.

“È l’ennesimo successo nella lotta alla criminalità organizzata, reso possibile dalla piena e totale collaborazione tra governo, forze di polizia e magistratura”. Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha commentato l’arresto di dodici appartenenti al clan Mallardo di Giugliano e al sequestro, in diverse regioni, di aziende, beni mobili ed immobili e di numerosi rapporti bancari. Il ministro ha telefonato al capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli ed al comandante della Guardia di Finanza, generale Cosimo D’Arrigo, per congratularsi per l’operazione, coordinata dalla Procura Distrettuale antimafia di Napoli.

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