Napoli – E’ morto Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ferito a colpi di pistola durante gli scontri avvenuti a Roma, lo scorso 3 maggio, prima della finale di Coppa Italia. Dopo essere stato dichiarato clinicamente morto nella tarda mattinata di ieri, è spirato all’alba.

La notizia è stata comunicata poco dopo le 6.30 dal professor Massimo Antonelli, direttore del Centro di Rianimazione del Policlinico Gemelli dove il giovane era ricoverato. “Dopo 50 giorni di rianimazione intensa e protratta – si legge in nota – il signor Ciro Esposito è da poco deceduto per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali”.

Il 19 giugno scorso era stato sottoposto a una nuova operazione chirurgica, dopo avere subito pochi giorni prima una lobectomia superiore destra e, in precedenza, diversi altri interventi chirurgici dai quali non si era mai ripreso completamente per via di numerose complicanze dovute alla grave lesione traumatica subita.

Un dolore composto e dignitoso, come di chi si fosse preparato a lungo a una notizia terribile, quello familiari di Ciro. I parenti si sono riuniti all’ospedale e si sono stretti intorno ai genitori, Giovanni Esposito e Antonella Leardi, al fratello Michele e alla fidanzata Simona che, in queste settimane di attesa, non si sono mai allontanati dal Policlinico.

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha proclamato il lutto cittadino. Lo ha egli stesso annunciato con un tweet nel quale ha scritto: “Ciro è morto e a Napoli proclamiamo il lutto cittadino. Per Ciro, per i familiari, per il nostro popolo. Per dire no al binomio calcio-violenza”, conclude De Magistris. ………

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Redazione
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