NAPOLI. I carabinieri della compagnia di Giugliano hanno fatto luce sull’omicidio di Vittorio Ronga, 56 anni, ucciso davanti alla moglie il 10 agosto dello scorso anno, a Sant’Antimo, nel napoletano.
Al termine di una lunga indagine condotta dai militari della tenenza di Sant’Antimo, sono stati arrestati Massimo Raia, 33 anni, il fratello Emanuele, 21, e le rispettive compagneDora Esposito, 24, e Anna Perfetto, 19. Emanuele Raia è stato bloccato in Germania, dove si era trasferito insieme alla compagna per far perdere le proprie tracce. Mentre Massimo si trovava a Mondragone, sul litorale domizio.
Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, la mattina di quel 10 agosto, Ronga fu affrontato dai fratelli Raia. Uno di loro, Massimo, era uscito dal carcere da appena tre giorni, dopo aver scontato una pena di 5 anni per rapina. Proprio a Massimo non andava giù che suo fratello Emanuele venisse sbeffeggiato per strada da Ronga, ritenuto dagli investigatori vicino al clan Puca. Le due donne, poi, avrebbero custodito l’arma del delitto.