CASERTA. Il sangue ritrovato nei giorni scorsi davanti alla porta del suo appartamento è umano. Dunque, l’ipotesi di un’intimidazione della camorra èconcreta.
Ma il giudice Raffaello Magi, estensore della sentenza del processo Spartacus, dice di voler andare avanti. E ritiene che se dalle indagini dovesse accertarsi che l’ultima intimidazione ricevuta sia effettivamente di matrice camorristica, “si dovrebbe porre il problema di un rafforzamento delle misure di sicurezza”, per la sua persona e per la sua famiglia. “L’ipotesi accidentale è stata esclusa dagli inquirenti – continua – e ieri mi hanno detto che si tratta di sangue umano. Certo non è un episodio simpatico. E ho qualche preoccupazione per la mia famiglia”. Già in passato un pentito disse che c’era il progetto di eliminarlo: “Un collaboratore di giustizia, diversi anni fa, a processo concluso, disse che c’era un piano per eliminare me e Catello Marano (presidente di Corte d’assise, ndr.). Disse che eravamo stati seguiti. Dal 2005 giro sempre accompagnato”.