Federico Salvatore torna a cantare nella ‘sua’ Napoli

di Redazione

Federico Salvatore NAPOLI. Federico Salvatore torna ad esibirsi nella sua città, Napoli. Sul palco del Teatro delle Palme, giovedì29 aprile, alle ore 21,interpreterà le canzoni del suo album: “Fare il napoletano.. stanca!”.

Album uscito pochi mesi fa su etichetta “Arancia Records” – Distribuzione “Lucky Planets”. Il cantautore eseguirà anche alcuni vecchi successi del suo repertorio. Dopo la pubblicazione nel 2002 dell’album “L’osceno del villaggio”, con il quale il cantante cabarettista lascia definitivamente il posto al cantautore di denuncia e nel 2004 di “Dov’è l’individuo?”, continua cosi il nuovo percorso artistico del cantautore napoletano che, pur non rinnegando gli esordi al “Maurizio Costanzo Show”, quando incollava gli spettatori al televisore con le sue ballate ironiche e dissacranti (“Azz”, “Ninna nanna”, etc..), si propone in veste di chansonnier moderno che si rifà alla migliore tradizione cantautorale italiana.

“Fare il napoletano…stanca!”, dice lo stesso Federico dell’ultimo progetto, “è il riassunto del mio esilio televisivo, voluto e dovuto dopo la pubblicazione di “Se io fossi San Gennaro” che nacque con l’implicito sottotitolo di: “Funerale della marionetta Azz”. In questo esilio, mascherato di libertà, sono stato in realtà prigioniero in una cella-salone (con vista sul Vesuvio per l’ora d’aria) dove ho spento i 42 pollici del televisore e ho acceso la lampada sui 3000 indici dei libri che arredano le pareti. Così i miei libri hanno preso luce dalla lampada e la mia testa ha preso luce dai libri.

Assistito e nutrito da spremute d’amore di una compagna che rassetta la mia vita in punta di piedi e di una figlia che gioca a bassa voce, ho potuto assecondare nel silenzio la piacevole lentezza della riflessione e tradurre in canzoni gli spunti nati dalle quotidiane letture”. Cosi, ad esempio, dalla lettura di “Le due Napoli” di Domenico Rea e “L’armonia perduta” di Raffaele La Capria nasce l’idea di “Fare il napoletano stanca”; “La rosa sbocciata nera” è una metafora grottesca ispirata da “Gomorra” di Roberto Saviano e da “I boss della camorra” di Bruno De Stefano. Inoltre, “Sessanta racconti” di Dino Buzzati; “Jack, l’uomo della Folla” di Diego Cugia; “Una nuvola per tappeto” di Erri de Luca; “Sulla strada” di Jack Kerouac.

Info: 081.418134 / 081. 6581925

www.teatrodellepalme.it

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