NAPOLI. Nel decreto omnibus approvato dal Consiglio dei Ministri è stato anche sancito lo stop alle ruspe in Campania fino al 30 giugno 2011.
Non saranno, quindi, abbattuti molti degli edifici abusivi destinati a prima abitazione, sui quali sia stato disposto l’abbattimento a seguito di sentenza penale: Si tratta di immobili stabilmente occupati da parte di soggetti che non hanno altra abitazione e costruiti entro il 31 marzo 2001. Si procede, però, in ogni caso alla demolizione ove vengano riscontrati pericoli per la pubblica o privata incolumità e se è stata accertata la violazione dei vincoli paesaggistici della normativa vigente.Lemendamento, quindi, è applicato a seconda delle situazioni e soprattutto a seconda delle zone affinché si rispettino i vincoli ambientalistici.
Il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna ha affermato in merito: Per l’ultima volta l’Esecutivo é stato costretto a intervenire per sanare quella che la Corte costituzionale ha definito disparità di trattamento dei campani rispetto al resto dei cittadini italiani.
A fargli da eco i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante che dichiarano illegale questo decreto: Negli ultimi dieci anni in Campania sono stati costruiti 60mila immobili abusivi», tanti da formare una città come Caserta. L’industria del cemento illegale è uno dei settori trainanti dell’economia camorristica, e oltre a depredare il territorio la malavita ricicla grazie alle costruzioni abusive una enorme quantità di soldi frutto di attività illecite: il 67% dei comuni campani sciolto per infiltrazione mafiosa ha tra le motivazioni proprio l’abusivismo edilizio. Il provvedimento di oggi spiana la strada a uno nuovo mega condono, prendendo a pretesto la situazione di disagio abitativa circoscritta ad un numero limitato di famiglie.