NAPOLI. Da martedì 27 aprile la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, presieduta dallonorevole Erminia Mazzoni (Ppe-Pdl), sarà in Campania per la missione investigativa sulla gestione rifiuti …
… e visiterà, insieme ai tecnici del settore e alle autorità locali, i siti interessanti e le aree più sensibilmente coinvolte dalla passata emergenza.
Le indagini giudiziarie e le proteste di piazza – sottolinea la presidente Mazzoni – rendono purtroppo più difficile il compito della Commissione di valutare con serenità lo stato di avanzamento dei lavori per portare a regime il ciclo integrato di smaltimento dei rifiuti.
Il Commissario Johannes Hahn rispondendo, infatti, a nome della Commissione Europea, ad una interrogazione presentata da Mazzoni lo scorso 13 gennaio, ha tracciato il percorso da seguire per insistere nellintento di riattivare i pagamenti intermedi del Por Campania 2000-2006: 1) garantire una sana gestione finanziaria; 2) creare una rete adeguata e integrata di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti il più possibile prossimi ai luoghi di produzione; 3) adottare tutte le misure necessarie per garantire che i rifiuti siano recuperati e smaltiti senza pericolo per la salute delluomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio allambiente; 4) creare una rete adeguata di installazioni di smaltimento.
La visita, dunque, – sottolinea ancora Mazzoni – parte già con delle limitazioni dovute ai sequestri effettuati dalla magistratura in alcuni siti come quello di Ferrandelle. Tale stato di cose sicuramente non predispone i parlamentari europei ad una considerazione favorevole. Sono determinata, però, a mettere in evidenza i significativi passi compiuti nellultimo anno e mezzo grazie al lavoro della struttura commissariale guidata dal Sottosegretario Bertolaso. Sono ben convinta, come scrive il Commissario nella sua risposta, che la misura 1.7 del Por Campania 2000/2006 non può da sola risolvere la crisi della gestione dei rifiuti in Campania, ma sono altrettanto convinta che la sola opera del governo nazionale, del nuovo esecutivo regionale e dei presidenti di provincia non può bastare. Lo sforamento del patto di stabilità e il grande buco finanziario della regione rendono indispensabili i finanziamenti europei.