SANTARPINO. Lintera maggioranza guidata dal sindaco Eugenio Di Santo risponde a quelle che ritiene menzogne in mala fede sostenute dal gruppo del pseudo Partito Democratico sulla questione delle indennità di carica e sui costi della macchina politica e amministrativa della nostra comunità.
Dati alla mano – dichiarano in una nota ufficiale il primo cittadino, gli assessori comunali ed i consiglieri di maggioranza – ancora una volta smentiamo quanto sostenuto da chi durante il proprio periodo di governo ha dato corso ad un vero e proprio assalto alla diligenza. Rammentiamo, di nuovo, che il sindaco ha rinunciato alla propria indennità di carica devolvendola ad alcune associazioni, operanti sul territorio, che si occupano dindigenti. Non più tardi di due settimane or sono, la giunta municipale ha, inoltre, approvato una delibera con la quale si è ridotta del 10% lindennità degli assessori che sono dipendenti pubblici o privati, e del 20% di quelli che svolgono unattività professionale, commerciale o imprenditoriale autonoma. Insomma già in questi mesi stiamo facendo lesatto opposto di quanto fatto dallex giunta Savoia. A proposito dellex primo cittadino è giusto che i santarpinesi sappiano che questi è costato alle casse comunali per il periodo 2000-2008 la bellezza di 220mila Euro per i soli permessi lavorativi. Non più tardi di venerdì scorso lente di cui Savoia è dipendente ha addebitato altri 17mila euro alle casse comunali.
Tutti questi soldi senza considerare il periodo antecedente che parte dal 1994, e senza calcolare lindennità di carica percepita e il fatto che a tuttoggi il consigliere Savoia costa al Comune di SantArpino 130 euro per ogni giorno in cui è costretto ad assentarsi dal lavoro per i suoi impegni consiliari. E i cittadini fanno bene a non dimenticare che sulle nostre povere casse pende ancora la spada di Damocle rappresentata dal consigliere Del Prete, per i suoi cinque anni da vicesindaco, e di cui a breve il suo ente datore di lavoro, è proprio il caso di dire, chiederà conto.
Ma la politica di riduzione drastica degli sprechi operata dalla giunta Di Santo è nei fatti. A partire da questanno risparmieremo ben 7mila euro annui che prima servivano per il noleggio dellauto blu, che nelle scorse settimane è stata riconsegnata allapposita concessionaria. Sono stati letteralmente azzerati i costi per i telefonini. Fino a quando era in carica lamministrazione Savoia si spendevano ben 21mila euro per una rete ram di telefonini in dotazione ai vari assessori e consulenti, che noi abbiamo soppresso. Ed è inutile che la minoranza metta in giro voci infondate. Il costo della bolletta telefonica comunale oggigiorno è rimasta uguale a quello precedente, a dimostrazione che gli attuali amministratori non vanno certo sul comune per telefonare. Per non parlare di altre scelte come leliminazione del Piano di Comunicazione che costava 32mila euro annui, mentre per la comunicazione istituzionale questanno si spenderanno solamente 8mila euro.
A tutto questo va aggiunta anche leliminazione di organismi ormai superflui ma gravosi, tipo la Commissione Edilizia, e la razionalizzazione dellorganigramma comunale. Conseguenze di queste scelte sono gli enormi benefici al nostro bilancio. Ad esempio già in questi pochi mesi abbiamo recuperato 10mila euro, prima destinati, a pagare i telefonini di assessori e sindaco, destinandoli a scopi di pubblica utilità.
Questi sono fatti. Le parole e le insinuazioni in mala fede della minoranza stanno a zero. Forse Savoia, Del Prete e soci non hanno capito che la campagna elettorale è finita e che i cittadini hanno bocciato il loro operato.