Galluccio: “Soldi pubblici sprecati per interventi senza futuro”

di Antonio Arduino

Aversa. 150mila euro di spesa per ristrutturare ed ammodernare una scuola materna destinata a restare chiusa a causa del calo di nascite che aveva suggerito alla passata amministrazione di dismetterla.

Una spesa contro cui punta il dito Michele Galluccio, consigliere di Forza Italia che segnala quella che considera uno spreco di denaro pubblico giacché la scuola che l’amministrazione intende ristrutturare ed ammodernare fu chiusa cinque anni fa per carenza di utenza legata al calo delle nascite registrato ad Aversa e che le statistiche comunali continuano a rilevare.

Cosicché non essendoci stato alcun incremento delle nascite nell’ultimo quinquennio una volta ristrutturato ed ammodernato quella scuola rimarrà chiuso, rappresentando l’ennesimo segnale dell’incapacità a programmare di una amministrazione tesa solo a propagandare le grandi opere previste dal programma Più Europa che a soddisfare le necessità ordinarie della città.

“L’edificio oggetto dell’intervento – dice il consigliere che fu assessore alla pubblica istruzione nella giunta Ciaramella – è il plesso scolastico San Biagio collocato un’area interna alle palazzine di proprietà comunale di via San Lorenzo che faceva parte del Quinto Circolo Didattico con sede in via Madre Teresa di Calcutta, Ospitava una decina di classi elementari ed era una struttura completa di tutto. Realizzata nel pieno rispetto delle norme sull’abbattimento della barriere architettoniche, circondata da un’area verde, ricca di tutto lo spazio necessario a bambini in tenera età che devono sgranchire le gambe, giocando in un cortile protetto e reso sicuro dalla presenza di una solida recinzione, ma fu chiusa cinque anni fa per la riduzione della popolazione scolastica”.

“Abbandonata e lasciata a se stessa quella scuola è diventata – continua Galluccio – un supermercato per mani ignote che hanno portato via tutto quanto era possibile asportare e l’area verde si è trasformata in discarica, frequentata da topi, scarafaggi e altri animali”.

“Ora l’amministrazione vuole ristrutturarla e rammodernarla spendendo circa 150 mila euro di denaro pubblico per usarla come scuola, Una scuola che non avrebbe studenti perché, stando alle statistiche sulla natalità che danno una misura della potenziale utenza, resterebbe inutilizzata”, sostiene Galluccio, suggerendo un uso diverso, di utilità immediata, capace anche di incrementare le casse comunale facendo recuperare rapidamente la somma impegnata dal bilancio per l’intervento approvato dalla giunta .

“L’ex scuola potrebbe essere usata per trasferirvi l’ufficio acquedotto che è in via Virgilio o l’archivio comunale di via Nobel, entrambi collocati in edifici privati per i quali l’Ente paga un fitto oneroso”, conclude.

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