NAPOLI. Cinque persone risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta su stipendi gonfiati all’ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Mezzogiorno.
Si tratta di un impiegato del Ced e di quattro infermieri che per mesi, grazie all’intervento dell’impiegato amministrativo, avrebbero percepito stipendi più alti del dovuto grazie all’aggiunta di ore di straordinario. Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione del direttore generale dell’ospedale, a sua volta messo in allarme da un dipendente amministrativo.
Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm Giancarlo Novelli e delegata ai carabinieri della compagnia Vomero, sono state fatte perquisizioni sia nell’ospedale sia in casa dell’impiegato; sequestrati un computer e alcuni documenti che saranno esaminati nelle prossime settimane.
Al momento, il dipendente del Ced è accusato di truffa aggravata e violazione di sistema informatico; la sola truffa è contestata agli altri indagati. Dai primi accertamenti è emerso che ogni mese il Cardarelli pagava agli infermieri circa 800 ore di straordinario mai svolte. Secondo l’accusa, luomo alterava i tabulati con le ore di lavoro che arrivavano al Ced dai vari reparti e aumentava gli straordinari in maniera arbitraria. Sono in corso approfondimenti per chiarire se in cambio di ciò abbia ricevuto un compenso dagli infermieri.