Carinaro – “Davanti all’insistenza reiterata dell’opposizione consiliare mi trovo costretto a non rispettare i canonici tempi istituzionali, dunque attendere la prossima seduta del Consiglio comunale, affidandomi ad una nota stampa per rispondere ai quesiti sul progetto di sostegno alimentare”. Così esordisce Giovanni Zampella, assessore alle Politiche sociali del Comune di Carinaro, che, a fronte dell’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Uniti per Cambiare” lo scorso 4 febbraio, spiega i motivi che hanno indotto l’amministrazione Dell’Aprovitola ad aderire all’iniziativa promossa dal “Banco delle Opere e dal Centro di Solidarietà ‘Giovanni Paolo II’” che ha sollevato un polverone visto che per l’opposizione rappresenterebbe un “concorrente” del banco della Caritas già attivo da tempo sul territorio.
“Non abbiamo fatto nulla di male” – “Il motivo principale – spiega Zampella – è stato sicuramente quello di sostenere, con un aiuto in derrate alimentari, i nuclei familiari con una forte criticità dal punto di vista reddituale. Non vi è alcun dubbio sul successo riscosso dalla Caritas Parrocchiale che porta avanti da anni questa lodevole iniziativa. L’intento dell’amministrazione è stato quello, in un momento di profonda crisi, di aderire al progetto con un limitato dispendio economico – considerato che si riceveranno derrate alimentari in quantità triplicata rispetto al pagamento richiesto – offrendo a circo 70 famiglie, oltre a quelle già assistite dalla Caritas, la possibilità di ricevere un concreto sostegno alimentare. Penso che tutto questo non sia un male”.
“Anche altri Comuni prima di noi” – L’assessore sottolinea come per questo genere di iniziativa il Comune di Carinaro sia tra gli ultimi arrivati: “I Comuni a noi vicini – spiega ancora Zampella – come Lusciano, Gricignano, Casapesenna, Succivo, Frignano, solo per citarne alcuni, compresa l’amministrazione provinciale di Caserta, da tempo hanno aderito al progetto”.
“Decide la maggioranza eletta dal popolo” – Sull’opportunità o meno di istituire il servizio, Zampella, “benché convinto sostenitore del dialogo tra le parti”, ritiene “che la linea di condotta amministrativa spetti alla maggioranza di governo cittadino eletta dal popolo”. “D’altronde – continua – chi viene chiamato a governare deve assumersi le responsabilità di amministrare e mettere in atto tutte quelle procedure necessarie al fine di adottare le iniziative nelle quali si crede, soprattutto se dirette a sostenere chi vive una situazione di grave disagio economico”.
“Il regolamento non era necessario” – E fa presente che “nessun regolamento era necessario trattandosi di un bando riferito solo all’anno 2015, tra l’altro approvato e pubblicato direttamente dal funzionario responsabile dell’area amministrativa, nella persona della dottoressa Damiano”.
“Non ci siamo riservati pacchi” – Nell’accogliere il suggerimento pervenuto direttamente dal responsabile del Banco delle Opere di Carità, è stato anche deciso di riservare il 20% dei pacchi all’ufficio dei servizi sociali per far fronte ad eventuali emergenze. “Nonostante ciò, – chiarisce l’assessore – considerato il successo dell’iniziativa e le relative numerose richieste, l’ufficio ha ritenuto non riservarsi alcuna percentuale ed ha provveduto ad assegnare le derrate alimentari a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta ed in possesso dei requisiti previsti. Gli assegnatari dei pacchi hanno regolarmente sottoscritto le ricevute delle quantità delle derrate alimentari percepite e tutto ciò, se il gruppo di opposizione lo ritiene opportuno, è verificabile presso l’ufficio dei servizi sociali”.
Assistenza sociale – Per quanto riguarda altri tipi di interventi, come l’assistenza scolastica ai disabili e quella post penitenziaria, Zampella fa sapere che “l’amministrazione ha cercato di fronteggiare tutte le situazioni che si sono presentate, ed è stata l’unica che ha approvato dei progetti sociali finalizzati ad aiutare persone che da anni vivono una situazione di disagio (vedi Flocco-Spena)”.
Critiche all’Ufficio Servizi Sociali: “Eppure Barbato una volta li elogiava” – Un ultimo chiarimento Zampella lo fa dinanzi alle critiche relative ad una presunta “mancanza di trasparenza” nell’ufficio servizi sociali. “E’ doveroso ricordare – afferma l’assessore – che l’ufficio in questione è diretto dalla dottoressa Damiano, ragion per cui qualunque vicenda è direttamente sotto il suo controllo e sotto la sua responsabilità. Attaccando l’ufficio, o chiunque dei suoi componenti, quindi si responsabilizza inevitabilmente la dottoressa Damiano, nella quale ripongo tutta la mia fiducia e stima”.
A fronte di queste critiche Zampella si dice “curioso di sapere da cosa derivino certe lamentele, o meglio pettegolezzi, che non emergevano negli anni passati quando l’attuale capogruppo dell’opposizione (Giuseppe Barbato, nda.) con lo stesso ufficio ha lavorato fianco a fianco, essendo delegato alle politiche sociali. Lo stesso capogruppo che in quel periodo elogiava l’operato dell’ufficio ed in particolare di qualche componente di esso anche attraverso gli organi di informazione”.