NAPOLI. Accelerare sulla differenziata per ridurre la quantità di rifiuti e arrivare a una gestione ‘ordinaria’.
Questi gli obiettivi principali da raggiungere secondo quanto emerso dagli ultimi incontri che la delegazione della Commissione Petizioni del Parlamento europeo, presieduta dall’eurodeputata Erminia Mazzoni (nella foto a sin.), ha avuto oggi con i presidenti della Provincie e con il presidente della Regione Stefano Caldoro.
“I presidenti delle Province – ha affermato Mazzoni – hanno annunciato entro giungo la presentazione dei loro piani industriali che significherà andare finalmente a regime e potremo così dire alla Commissione esecutiva europea che abbiamo una gestione ordinaria”. Piani industriali delle Province che, ha aggiunto la Mazzoni, “hanno bisogno, oltre che del loro capitale, anche di un sostegno finanziario dell’Europa e credo che con questi elementi saremo in grado di ammorbidire l’Unione europea e di farlo nella giusta direzione, offrendo piani compatibili con l’ambiente”. Risorse per il cui sblocco, come ha spiegato Mazzoni, l’Europa chiede “attendibilità e realistica concretezza delle pianificazioni e dei progetti”.
E proprio per cercare di sbloccare le risorse e far mutare l’opinione dell’Unione europea rispetto alla situazione rifiuti in Campania, la presidente della Commissione Petizioni ha annunciato che nelle prossime settimane chiederà un incontro con il commissario europeo all’Ambiente “per rappresentare la situazione”, e con il commissario per i fondi strutturali “per cercare di arrivare a un diverso rapporto sulla nostra regione”.
SBLOCCO DEI FONDI PER PROVINCE. Ma non solo. L’esponente del Pdl, infatti, è intenzionata a chiedere al commissario per i Fondi strutturali di “ottenere eventualmente uno sblocco dei fondi pro quota per Provincia, man mano che le province rendono computo il processo di realizzazione dell’autonomia gestionale, si può immaginare di sbloccare parzialmente i fondi”. Risoluzione della vicenda rifiuti in Campania per cui come concluso dalla Mazzoni “c’é determinazione e consapevolezza delle gravi criticità da affrontare”.
RIVELLINI: “3 NUOVI TERMOVALORIZZATORI”. Tre nuovi termovalorizzatori in Campania oltre quello già attivo ad Acerra. A dare notizia della possibile realizzazione di nuovi impianti, l’europarlamentare Enzo Rivellini, membro della delegazione della Commissione Petizioni del Parlamento europeo. “I rappresentanti delle Province di Caserta, Salerno e Napoli – ha detto Rivellini – hanno chiesto di poter avere la possibilità di creare termovalorizzatori”. Commissione per le Petizioni che i rappresentanti italiani, vorrebbero far tornare in Campania entro 12 mesi per poter così valutare il lavoro svolto e i risultatI.
GLI ESITI A GIUGNO. L’esito della visita della delegazione si conoscerà a giugno quando le conclusioni definitive verranno prese dal Parlamento europeo. Una visita che si conclude tra luci e ombre. Se da un lato, così come sottolineato dalla capo delegazione Judith Merkies “abbiamo potuto constatare un cambiamento dell’atmosfera politica che aiuterà a produrre quella svolta necessaria”, dall’altra la stessa eurodeputata ha affermato “di aver constatato come abbiano legittime preoccupazioni i cittadini che hanno inviato le petizioni, rivolgendosi a noi, circa l’assenza di un ciclo dei rifiuti. Hanno pienamente ragione”.
MERKIES: “MANCA CICLO INTEGRATO”. Le impressioni riportate dalla capo delegazione al termine della visita che li ha visti esaminare i siti di Chiaiano, Taverna del Re, Ferrandelle, l’impianto Acerra, Terzigno e Basso dell’Olmo, nel Comune di Serre, sono che in Campania “manca un ciclo integrato e che non viene rispettata la gerarchia dei rifiuti perché si utilizzano – ha spiegato Merkies – soltanto discariche e termovalorizzatori senza passare per i processi che riducono i rifiuti, che favoriscono la loro selezione e il riciclaggio, processi che favorirebbero un utilizzo complessivamente minore delle discariche che sono viste non come una soluzione temporanea, ma definitiva”.
“ASSENZA DI DIALOGO TRA CITTATINI E ISTITUZIONI”. Altre note dolenti individuate dalla capodelegazione “l’assenza di dialogo tra i cittadini e le autorità, dialogo necessario anche fra i diversi livelli amministrativi” e “la mancanza di trasparenza, per cui si intravede una possibilità di miglioramento, considerando che per ora non c’é accesso alle discariche per l’opinione pubblica e per chi volesse verificare i dati”. Trasparenza e accesso ai siti per cui la Merkies ha lanciato un appello alle autorità locali perché, ha proseguito, “così si favorisce il dialogo, anello mancante, e si instaura fiducia”. Una questione, quella dei rifiuti, che l’eurodeputata ha sottolineato come non sia “politica, ma trascende i ragionamenti partitici”. Rifiuti per cui è già in corso una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea cui è seguita una sentenza della Corte di giustizia. Sentenza che prevede l’adozione di sanzioni qualora l’Italia non si conformi al diritto europeo. “Il presidente Caldoro – ha concluso Merkies – è pienamente consapevole della situazione, della questione relativa alla conformità all’Europa e delle possibili sanzioni, ed ha affermato che farà del proprio meglio”. Una regione la Campania che la Merkies ha ribadito come sia non solo dei cittadini campani, ma “é anche una regione dell’Unione europea e patrimonio mondiale che va mantenuto per voi e per noi”.