Pescara- Il solaio di una scuola è crollato, mercoledì mattina, nel pescarese, provocando paura e feriti.
Sono 3 gli gli alunni dell’istituto alberghiero “De Cecco”, che durante il regolare svolgimento delle lezioni sono stati colpiti dall’intonaco. Soccorsi, i 15enni, non avrebbero presentato gravi ferite ma solo piccole contusioni alla testa e una al braccio.
L’edificio è stato immediatamente evacuato dagli 800 ragazzi, alunni dell’istituto, per permettere a Vigili del fuoco e carabinieri di compiere le verifiche necessarie.
L’episodio non sarebbe stato un caso date le cattive condizioni dello stabile, denunciate dal professore di educazione fisica Francesco Rizzo. “In questa scuola – ha raccontato l’uomo – ogni giorno si rischia per la nostra incolumità. Stiamo parlando di un plesso dove ci sono oltre mille studenti e di una struttura che probabilmente non so se sia in grado di contenere un numero così grande di ragazzi. Fortunatamente oggi é andata bene, ma io credo che si debba capire perché questo é accaduto”.
“Stavamo in classe e quando abbiamo sentito le campanelle suonare ci é stato detto di abbandonare la scuola. Una volta all’esterno abbiamo saputo quello che era successo. Poi ho parlato con un ragazzo della 1^ Q che mi ha raccontato di quello che é successo e anche dello spavento con due nostri compagni feriti”, ha raccontato uno studente.
Il sindaco ha disposto la chiusura dell’istituto “De Cecco”. Chiusa anche la scuola primaria di Villa Santa Maria, a Chieti, dove pare che prima dell’ingresso degli alunni, sempre mercoledì, si sarebbe verificata un’esplosione nel vano della caldaia dell’edificio forse per una perdita di gas.
I deputati abruzzesi M5S Vacca, Colletti e Del Grosso, in una nota, hanno commentato l’accaduto, attaccando il governo. “Così finiscono le balle di Renzi. Insieme ai soffitti crollano dunque anche le bugie del governo – hanno detto i tre grillini – il premier un anno fa aveva promesso di risolvere il problema con ben 3,5 miliardi di euro. Peccato invece che di quei soldi se ne siano visti ben pochi, essendosi Renzi limitato a sbandierare soldi già stanziati dai governi precedenti e aggiungere poche briciole per dare un’imbiancata alle scuole con il piano ‘scuole belle’. Due tragedie sfiorate oggi nelle scuole della nostra regione: i luoghi che dovrebbero custodire, e formare i nostri figli diventano ancora teatro di crolli ed esplosioni. Il fatto che non ci siano stati feriti gravi o, peggio ancora, decessi è frutto solo della casualità, perché la situazione delle nostre scuole è ancora drammatica”.