Campania, Consiglio attua Legge Turismo e dice ‘no’ a sito compostaggio

di Redazione

Napoli – Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Pietro Foglia, ha approvato a maggioranza, con l’astensione dei gruppi del Partito Democratico e Centro Democratico, il regolamento attuativo della legge regionale sul turismo. Il gruppo del Psi ha, invece, abbandonato l’Aula per dissenso politico.

Il provvedimento è stato introdotto dal presidente della Terza Commissione regionale Giovanni Baldi (Udc) che ha ricordato “l’importanza della legge approvata dal Consiglio per dare slancio al turismo, nell’ambito della più ampia concertazione con le categorie interessate” e ha evidenziato “il completamento del percorso normativo che viene definito con il Regolamento che mette in campo concreti strumenti per far decollare l’Albo regionale delle Pro loco, i sistema di conferimento dei contributi, e l’attuazione dei Poli turistici locali, che segnano una vera e propria svolta nel settore turistico in Campania”.

Sul tema il vicecapogruppo del Pd Antonio Marciano, che ha ribadito l’astensione espressa dal proprio gruppo “per la incapacità della legge e quindi del Regolamento attuativo a mettere in campo gli strumenti necessari per rilanciare il turismo ed, anzi, perpetua l’errore dell’appesantimento burocratico e dei condizionamenti di strutture che dovrebbero, invece, obbedire solo al fabbisogno degli operatori turistici e dei territori”.

Voto contrario è stato espresso dal consigliere del Psi Gennaro Mucciolo per il quale “il Regolamento, al pari della legge, ha un respiro molto limitato alle solo Pro loco e non sarà in grado di dare slancio al settore”.

Al contrario, per il consigliere Luciano Schifone (Fd’I) “il Regolamento segue il buon lavoro fatto dal Consiglio con l’approvazione della legge e punta sul sistema dei Poli turistici per alleggerire e rendere più efficace il sistema, e consentirà di passare alla fase successiva con l’approvazione dello Statuto dell’Agenzia Regionale per il turismo”.

Approvata anche la legge sulle Eccedenze alimentari, che contribuisce ad implementare la cultura della solidarietà sociale”. Bianca Maria D’Angelo, assessore alle Politiche sociali della Regione Campania, spiega: “Sarà dato al cibo il giusto valore, promuovendo da un lato la redistribuzione delle derrate alimentari eccedenti riducendo gli sprechi e dall’altro permettendo di assistere le persone in stato di grave disagio sociale”.

E poi il “no” al sito di compostaggio a Scampia, quartiere alla periferia nord di Napoli. L’aula ha votato all’unanimità un ordine del giorno, i cui promotori sono stati Corrado Gabriele, capogruppo del Pse, e Ugo de Flaviis, capogruppo di Ncd che ha trovato d’accordo tutti i componenti del parlamentino campano.

Il testo è un chiaro segnale che dall’aula del Centro direzionale, i consiglieri inviano al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha firmato la delibera per la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Scampia, dove possa essere trattata la frazione organica da raccolta differenziata.

E la richiesta è che il presidente della giunta regionale campana, Stefano Caldoro, nel momento in cui, così come previsto dalla delibera sindacale (ai sensi del comma 2 del testo, secondo cui il progetto definitivo dell’impianto sarà sottoposto alla regione Campania secondo modalità di cui all’art.208 del citato decreto legislativo 152/2006, per l’acquisizione dell’autorizzazione unica alla realizzazione e alla gestione) comunichi che l’impianto non sia costruito in un “territorio già martoriato”.

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